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Vigili del fuoco e soccorso alpino in PS al Rally del Brunello: panico

marco mangiarotti

Nell’immediatezza dei fatti ci è stato riferito dai canali comunicativi della gara senese che i commissari Aci Sport avrebbero spiegato agli autisti che i loro mezzi non erano autorizzati ad entrare sul percorso di gara, con le auto da corsa in transito a tutta velocità. Ma i mezzi di soccorso avrebbero ignorato l’ordine dei commissari di gara, “forzando” il veto della postazione ed entrando in prova speciale. Questa versione è stata seccamente smentita dalla questura di Siena, dai vigili del fuoco e dal soccorso alpino…

Il Rally del Brunello 2022 ha regalato momenti di gioia e festa, ma anche di panico. La fortuna ha voluto che non ci fossero incidenti. Sulla PS6 Badia Ardenga, una postazione di udg ha segnalato alla direzione di gara che due mezzi di emergenza giunti con le sirene spiegate, uno del soccorso alpino e uno dei vigli del fuoco, dovevano entrare in prova con urgenza per soccorrere un abitante del luogo che aveva chiesto aiuto. Ma in quel momento sul percorso in questione, dove dovevano transitare i mezzi di soccorso, c’erano già diverse auto. Quindi, l’ingresso in PS non era possibile, se non dopo il passaggio di tutte le auto partite dallo start.

La direzione di gara del Rally del Brunello, affidata a Mauro Zambelli, navigato direttore di gara, avrebbe contatto i carabinieri di Montalcino per chiedere se fossero a conoscenza di un’emergenza tale da causare l’eventuale sospensione della prova e, allo stesso tempo, avrebbe sospeso le partenze dallo start. Così ci è stato riferito da canali istituzionali della manifestazione toscana, che la nostra testata ha contattato per avere informazioni dirette in merito a quanto denunciato sui social dalla copilota Giancarla Guzzi. I carabinieri di Montalcino sarebbero stati all’oscuro di questa emergenza.

post giancarla guzzi
Il post Facebook di Giancarla Guzzi che lancia l’allarme

Nell’immediatezza dei fatti ci è stato riferito dai canali comunicativi della gara senese che i commissari Aci Sport avrebbero spiegato agli autisti che i loro mezzi non erano autorizzati ad entrare sul percorso di gara, con le auto da corsa in transito a tutta velocità. Ma, stando a quanto ci è stato riferito, i mezzi di soccorso avrebbero ignorato l’ordine dei commissari di gara, “forzando” il veto della postazione ed entrando in prova speciale.

Questa versione, però, è stata stigmatizzata dal questore di Siena, il dottor Pietro Milone, che ci ha spiegato che i mezzi di soccorso in questione hanno fatto solo il loro lavoro (qui la dichiarazione del questore della provincia di Siena), e poche ore dopo è stata smentita anche dai vigili del fuoco, con un intervento del comandante Bruno De Paola (qui la versione ufficiale dei vigili del fuoco). I vigili del fuoco e il soccorso alpino non solo hanno atteso che i commissari li facessero passare, ma hanno anche fatto notare come mancasse all’appello ancora una vettura, come indicato dalla direzione di gara.

In ogni caso, la scena è stata surreale per tutti. I mezzi di soccorso si avviano a sirene spiegate e in contromano sul percorso della PS per circa 180 metri. L’ultima vettura transitata era la numero 82 e mancava ancora all’appello la numero 73, quella di Mangiarotti-Guzzi. Per evitare il peggio, cioè lo scontro con i mezzi di soccorso, un commissario inizia a sbandierare la bandiera gialla, l’unica che ha a disposizione perché quella rossa è presente solo alle postazioni intermedie, sulla vettura numero 73.

Fuoriusciti i vigili del fuoco e il soccorso alpino dalla prova speciale, Mangiarotti-Guzzi sono stati fatti ripartire e anche le partenze della PS sono riprese scaglionate come da regolamento. All’equipaggio numero 73 sono stati decurtati i 21 secondi di fermo dal tempo totale.

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