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Lettera di Natale ad Aci Sport: No ai serbatoi FIA

Le Polo vanno a fuoco, VW corre ai ripari e cambia i serbatoi

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una accorata lettera (priva di qualsiasi polemica) inviataci da Giovanni Nicchi, in rappresentanza di un gruppo nato su Facebook che conta quasi 4.500 persone, e che si chiama (come da titolo) ”No ai serbatoi di sicurezza”. La lettera è un chiaro appello ad Aci Sport. Noi di RS seguiamo le loro discussioni e abbiamo affrontato con molti di loro l’argomento dopo la pubblicazione dell’intervista al direttore generale di Aci Sport Marco Rogano, uscita su RS di dicembre 2022. Il testo di seguito è stato concordato da Nicchi con il gruppo, che lo ha approvato.

Il gruppo Facebook “No ai serbatoi FIA” che raccoglie ad oggi oltre 4300 iscritti è stato creato per raccogliere il malcontento generale di piloti, navigatori e organizzatori in merito all’introduzione obbligatoria dei serbatoi FIA in tutte le competizioni.

Fermo restando che la questione sicurezza rimane e deve rimanere una priorità di tutti noi che corriamo, i dati storici relativi ad incidenti di vetture scadute di omologazione e racing start non evidenziano alcuna minima necessità tecnica di intervenire sul circuito di alimentazione del carburante. Lo dimostrano i numeri, in considerazione del fatto che sono vetture che corrono ogni domenica praticamente da 30 anni.

Le Federazioni nazionali confinanti con la nostra nazione hanno scelto, per le gare con titolazione nazionale, di derogare la normativa, portandoci di fatto ad essere l’unica nazione che ha recepito l’obbligo di serbatoio di sicurezza per tutte le tipologie di gare e di autovetture.

La linea intrapresa di una mancanza di deroga alle normative FIA ci desta inoltre ulteriore preoccupazione anche per il futuro, in quanto altre eventuali imposizioni (impianti di estinzione elettronici, materiale tecnico estremamente costoso e con omologazioni particolari) potrebbero venire applicate di nuovo a tutte le vetture ed a tutte le competizioni. Con spese del genere, a nostro parere non fondamentali nemmeno ai fini della sicurezza, si peggiora solo la situazione già di per se grave.

L’elevato costo del suddetto impianto (ricordiamo che su alcune vetture, nell’ambito rally soprattutto, è necessario installare in serbatoio che vada al posto dell’originale, al costo di oltre 2000€), la scadenza ogni 5 anni con possibilità di una costosa proroga di altri 2 dopo verifica da parte del costruttore in virtù di una palese non necessità tecnica di installazione, che ci costringe di fatto a portare avanti la nostra protesta. La linea prevede il non adeguamento e la conseguente non partecipazione alle gare e quindi la mancanza del rinnovo di licenza ed associazione ACI.

Lo stop forzato dei più “piccoli”, porterà probabilmente nella nuova stagione alla difficoltà oggettiva dello svolgimento di molte manifestazioni, soprattutto in alcune zone d’Italia. Sicuramente un enorme danno a carico dell’indotto che il mondo del Motorsport sostiene, perchè ovviamente chi si fermerà non avrà motivo di spendere in materiale tecnico, gomme, ricambistica, servizi in gara ecc.

Precisiamo che la normativa relativa ai serbatoi di sicurezza risale al 2017 e, la nostra Federazione all’epoca rimediò creando le categorie nazionali Prod S e Prod EVO. Rimaniamo fiduciosi che possa riconsiderare l’argomento e procedere con la strada intrapresa nel 2017, i gruppi Prod S e Prod EVO, in deroga alle nuove normative della FIA, anche in considerazione del naturale futuro passaggio delle suddette vetture ai rally storici.

Una considerazione a parte è doveroso farla per la categoria Racing Start, classe propedeutica e accessibile per permettere a molte persone di avvicinarsi a questa disciplina. L’applicazione della normativa FIA snatura completamente la concezione regolamentare di suddette categorie.

Giovanni Nicchi, in rappresentanza del gruppo “No ai serbatoi FIA”