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ERC, prime prospettive sul calendario 2024

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Quattro gare nuove sulle otto in programma, la Polonia verso la doppia validità per WRC ed ERC, l’Ungheria diventa una gara su sterrato e il Regno Unito rientra nel panorama del rallismo internazionale. Le prime indiscrezioni sul calendario dell’ERC 2024 vedono la conferma del Rally di Roma Capitale, ma all’Italia mancherà la prospettata seconda gara continentale: per il Rally Regione Piemonte nemmeno il prossimo sarà l’anno buono.

I piani del WRC Promoter, l’azienda che ha il compito di curare immagine e fortuna del campionato mondiale e di quello del Vecchio Continente, sono andati a poco a poco disvelandosi nel corso dell’annata, fino alla scenografica firma del contratto per i prossimi due anni fra Europeo e Barum Czech Rally Zlìn apposta dal patron Iain Campbell, manager dell’Europeo, sul cofano di un divertito Jan Kopecky, appena premiato in quanto vincitore della sua gara di casa. Il copione dovrebbe essere in qualche modo simile a quello di quest’anno, almeno nell’ossatura generale del campionato. Avvio fra fine marzo e inizio aprile, termine fra seconda metà di settembre e inizio ottobre. Si partirebbe da una gara su terra nuova di zecca: l’Ungheria. Non più la gara su asfalto che in ottobre chiuderà l’Europeo stravinto da Hayden Paddon, ma un nuovo evento tutto su sterrato.

Poi sarebbe la volta delle Canarie fra la prima e la seconda settimana di maggio, quindi dell’Estonia (probabilmente a inizio giugno). L’ERC a fine giugno dovrebbe fare poi tappa in Polonia, calcando le stesse strade che ospiteranno la settima tappa del Mondiale. Se pare sicuro che le due gare correranno sullo stesso percorso nello stesso weekend, restano alcuni nodi da sciogliere: si farà come in Catalogna l’anno scorso, quando la suddivisione fra Mondiale ed Europeo aveva causato l’eclissi dell’attenzione nei confronti dei piloti dell’Europeo? Oppure i protagonisti dell’ERC correranno insieme a quelli del WRC, nella stessa gara? Domande che per il momento restano aperte.

Confermato il Royal Rally of Scandinavia, la gara svedese su sterrato che è stata un vero e proprio successo sotto ogni aspetto quest’anno e altrettanto confermati paiono gli altri due appuntamenti dell’estate, quelli che riporteranno l’Europeo sull’asfalto: Rally di Roma Capitale e Barum Czech Rally Zlìn saranno della partita anche l’anno prossimo. Ancora da definire le date, ma probabilmente la gara romana si correrà nell’ultimo weekend di luglio e quella ceca nel terzo fine settimana di agosto, come da tradizione. Niente seconda gara italiana: per il Rally Regione Piemonte bisognerà aspettare almeno un altro anno.

La grande sorpresa sta nell’ultimo appuntamento. Il Promoter pare aver riaperto le porte dei rally internazionali al Regno Unito, e al Galles in particolare. Non c’è modo di tornare nelle foreste che fino al 2019 hanno ospitato il glorioso RAC, tutte dichiarate parco nazionale e quindi sottoposte a restrizioni. Nel regno di Carlo III si correrà sull’asfalto. Il prescelto sembra essere il Rali Ceredigion, gara che quest’anno si correrà nel weekend del 3 settembre. La gara ha il suo quartier generale ad Aberystwyth, cittadina universitaria abitata da 15 mila persone che si trova sulla costa ovest gallese, 75 chilometri a nord di Swansea.

Uno degli sponsor principali della gara è Elfyn Evans, il pilota gallese della Toyota nato 50 chilometri a nord della cittadina che ospita la gara. Il pilota vincitore quest’anno in Croazia e Finlandia nelle settimane scorse si è speso per aiutare l’organizzazione guidata da Phil Pugh, già navigatore di Guy Wilks e nel 2012 proprio dello stesso Evans con il quale quell’anno vinse la WRC Academy. Per il momento Iain Campbell si è tenuto sul vago, dichiarando solo come non sia un mistero il fatto che il Rali Ceredigion siano uno di quelli interessati a entrare nell’Europeo: <Continueremo a intrattenere un dialogo aperto per avere una prova dell’ERC nel Regno Unito>, la promessa. La cosa però pare davvero fatta.