,

Alla scoperta della nuova categoria Rally5-Kit

La Fia ha varatoil regolamento delle nuove vetture Rally5-Kit. Omologate dagli Automobile Club nazionali, potranno correre in tutto il mondo. Un tentativo per rendere più accessibile a livello internazionale la categoria base del rallismo

Una delle novità più interessanti approvate dal Consiglio mondiale della FIA nella sua riunione dello scorso mese di ottobre è stata l’approvazione di una nuova categoria di vetture da rally, denominata Rally5-Kit. Andrew Wheatley, Direttore del dipartimento rally in seno alla Federazione internazionale spiega: “Attualmente abbiamo tra le Rally5 la Renault Clio che sta avendo un incredibile successo ma non è venduta in tutto il mondo e non ci sono tante altre opzioni sul mercato. Ci siamo quindi incontrati con il Dipartimento Tecnico della FIA per capire come avremmo potuto ampliare il concetto di “entry-level” alla base del regolamento della categoria Rally5 per renderlo più accessibile a livello internazionale. Il risultato è la Rally5-Kit”.

Il regolamento delle Rally5-Kit è molto simile a quello delle Rally5: si tratta di auto a due ruote motrici con motore turbocompresso fino a 1.6 oppure aspirato fino a 2 litri alle quali vengono apportate un numero limitato di modifiche per trasformarle da veicolo di serie ad auto da competizione. Il regolamento prevede la possibilità di montare un cambio sequenziale a cinque marce mentre il serbatoio del carburante FT3 non è richiesto. Tra le opzioni anche gli ammortizzatori regolabili per consentire alle Rally5-Kit di essere competitive rispetto alle “vere” Rally5. La grande novità è che questa tipologia di vetture, invece di essere omologate dalla FIA, possono essere omologate attraverso una collaborazione tra l’Automobile Club nazionale e la FIA. Il vantaggio è che in ogni parte del mondo si può omologare un’auto nella classe Rally5-Kit che automaticamente potrà competere in tutto il mondo con omologazione internazionale. “L’obiettivo principale del Rally5-Kit è fornire un percorso verso l’omologazione di auto che alla fine creeranno una serie di campionati monomarca in tutto il mondo” sottolinea Andrew Wheatley.

Secondo la FIA il kit di conversione costerà tra 15.000 e 18.000 euro a cui aggiungere ovviamente il costo della vettura. Con questa spesa avremo a disposizione un’auto da competizione in grado di correre ovunque nel mondo. “Le prestazioni – aggiunge Andrew Wheatley – delle Rally5-Kit sono simili a quelle di una Rally5. Verrà utilizzato un sistema per bilanciare il restrittore dell’aria rispetto al peso: se l’auto è più pesante, avrà un restrittore dell’aria più grande, se è più leggera lo avrà più piccolo. L’intenzione è riuscire a bilanciare le prestazioni della vettura rispetto ai valori di riferimento delle Rally5 esistenti e disponibili”.

A fare da capofila è la Spagna dove una Suzuki Swift sviluppata da R-Technology da due anni corre in patria con omologazione nazionale. Dall’inizio del 2024 la sua omologazione avrà valore internazionale e potrà gareggiare anche in altri Paesi. “Stiamo lavorando – conclude Andrew Wheatley – con gli Automobile Club in tutto il mondo per sviluppare campionati monomarca simili, che hanno sempre avuto un buon riscontro e hanno sempre contribuito a far crescere i piloti. L’obiettivo di raddoppiare la partecipazione agli sport motoristici a livello globale”.