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Addio a Patrizio Salerno: il male incurabile ha vinto

Patrizio Salerno

E’ scomparso dopo un male incurabile il copilota e collega Patrizio Salerno, dipendente della Banca Monte dei Paschi e giornalista per passione. Patrizio era una voce inconfondibile e garbata, il timbro che da sempre l’immaginario collettivo associa a certi momenti palieschi esattamente come accade per altre voci storiche legate al Palio di Siena ed era molto conosciuto e ben voluto nell’ambiente dei rallystorici. Era stato in passato il navigatore di Alberto Salvini.

Patrizio Salerno era il ragazzo che sapeva raccontare in maniera elegante le Contrade e il Corteo, i momenti prima della corsa, era il flusso di emozione gentile prima dell’esplosione di pathos dettata dalla telecronaca di Franco Masoni e la profonda e rispettosa conoscenza della realtà contradaiola anche dopo i momenti concitati della corsa.

Patrizio Salerno, nonostante il lavoro al Monte dei Paschi anche lontano da Siena, non aveva mai abbandonato questa passione per la televisione che da oltre 25 anni lo legava a Canale 3 e a Franco Masoni e con lui, così come con Virginia Masoni e Cecilia Tarabochia, poi con Michele Fiorini, condivideva il salotto buono delle 96 ore di Palio. Lo ha fatto fino allo scorso anno. Poi, la malattia che se lo è portato via in pochi mesi, e a 52 anni troppo giovane per andarsene.

“Ti avevo conosciuto più di vent’anni fa, quando i rally storici erano un mondo diverso da quello attuale – ha scritto il giornalista Andrea Zanovello, sul suo sito Rallystorici.it -. Siamo stati anche compagni di team, tu sempre al fianco di Alberto: prima sulla Fulvia, poi sulle Porsche. Tante ore passate assieme in gara, a tavola; a parlar di tutto, a scrivere sul giornalino della scuderia… ad applaudirti sul podio.
Ciao Campione, fai buon viaggio.

“Eravamo solo ragazzini quando ci siamo conosciuti io te, caro Patrizio Salerno – ha ricordato la collega Viola Carignani -. Stessa età, più o meno. E oggi non ci sei più. Sapevo della tua brutta malattia che ti stava consumando velocemente. E non ho avuto il coraggio di chiamarti per dirti una parola, perché non volevo che tu sentissi l’odore della fine nelle mie parole. Ti guardo nelle foto pubblicate su fb dagli amici comuni. E ogni volta sei con il microfono in mano negli studi di Canale 3, quella tv locale che ci ha fatto conoscere tanto tempo fa. Una bella voce, bellissima. La mia colonna sonora preferita del racconto del corteo storico in televisione. Ci siamo divertiti tantissimo a lavorare insieme. Sempre all’unisono perché trovare un’intesa con te anche in diretta era molto facile. Ti era piaciuta molto la mia idea della Moviola delle prove, e ti divertivi un sacco. Quante estati sotto le logge di piazza Indipendenza. Provo solo un grande dispiacere perché mi sembra impossibile non poter più sentire la tua voce chiara e limpida che racconta la storia del Palio. Lasci noi tutti. Perdere un collega è un dolore enorme, perchè sei un ragazzo come tutti noi, per noi della redazione e tutta RadiosienaTv che ti conosciamo da sempre e che ti abbiamo sempre stimato. Siamo vicini alla tua famiglia a tuo fratello e a tuo figlio”.

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