RS agosto 2023: a proposito di ricognizioni e test al Rally Lana

copertina rs agosto 2023

Indagando un po’, si scopre che a luglio, l’11, il 12 e il 19 (pochi giorni prima e poche ore dopo che venivano fermati i conduttori sulla PS1), sul tratto iniziale della PS2 Ailoche sono stati organizzati dei test non calendarizzati da Aci Sport.

Di ricognizioni abusive ne avevo parlato nell’editoriale del mese di giugno. Avevo spiegato che la norma di Aci Sport è stata concepita appositamente in modo “tollerante” verso questo fenomeno, che spesso agevola solo furbi e furbetti in questa Italia in perenne ansia da prestazione. Proprio perché “tollerante”, se viene violata la prescrizione sono previste punizioni esemplari. È risaputo, infatti, che gran parte degli organizzatori, per avere più iscritti al via, rende note le prove speciali già 6 mesi prima della gara, mentre Aci Sport chiede che non si provi solo da quando gli organizzatori pubblicano ufficialmente il percorso di gara. E cioé un mese prima dell’evento. Non dovrebbe essere troppo difficile da capire, ad esempio, che una gara che si corre a giugno si può provare e riprovare “lecitamente” e a norma del codice della strada da gennaio a maggio. Eppure, c’è chi ha sfidato la (s)fortuna e il 18 luglio scorso, alla vigilia del Rally Lana, e si è fatto trovare sulla PS1 Città di Biella (località Tracciolino), 23 chilometri e 550 metri presidiati al mattino e al pomeriggio da un posto di blocco composto da due pattuglie della Guardia di Finanza.

Quando la situazione è scappata di mano, i finanzieri hanno inziato a fermare le vetture che transitavano su quel tratto di strada. Risultato: 25-27 vetture fermate. Tra queste, quelle di 11 conduttori Aci Sport iscritti alla gara della New Turbomark – nella maggior parte dei casi non in compagnia dei rispettivi copiloti – segnalati subito al direttore di gara Alessandro Battaglia. Scatta la convocazione per le 19.30 del giorno dopo e seguono esclusione dalla gara, sospensione licenza e sanzione da 5.000 euro (quindi, 55.000 euro totali) da “devolvere” interamente al comitato organizzatore, che però si dice disponibile a rimborsare la tassa di iscrizione e ad offrire due “buoni” in altri due rally da loro organizzati, dopo aver incassato da Stefano Giorgioni, Roberta Passone, Alberto Secco, Patrizia Perosino, Paolo Gravaglia, Alessandro Mattioda, Stefano Avandero, Davide Tosini, Mariangela Marzano, Giuseppe e Andrea Licari l’intera sanzione comminata per le ricognizioni non autorizzate. Al di là di come andrà a finire nello specifico questa storia dei 55.000 euro di sanzioni, a Biella si è creato un precedente: in tanti hanno notato che potenzialmente un organizzatore potrebbe incassare anche 100.000 euro in meno di un’ora facendo scattare dei doverosi e rigorosi controlli. E questo, adesso fa paura. Tanta paura. Ma se può servire a contrastare seriamente le ricognizioni abusive, ben vengano i controlli, tra l’altro previsti da sempre e noti a tutti. Anche se, indagando un po’, si scopre che a luglio, l’11, il 12 e il 19 (pochi giorni prima e poche ore dopo che venivano fermati i conduttori sulla PS1), sul tratto iniziale della PS2 Ailoche sono stati organizzati dei test non calendarizzati da Aci Sport.

albo pretorio ailoche

Da non tralasciare, l’aspetto politico. Infatti, se da un lato c’è chi ha fatto ricorso, dall’altro c’è chi ha portato la questione sul tavolo federale. Aci Sport condanna le ricognizioni non autorizzate (anche quelle fatte 6 mesi prima del rally), ma ha percepito come sbilanciata la sanzione da 5.000 euro a conduttore da devolvere agli organizzatori. Al momento la “patata bollente” è finita su diversi tavoli e ci sono già diverse idee di riforma. Una di queste prevederebbe una sanzione minima di 1.000 euro fino ad una massima di 5.000 in base alla serie (ad esempio: nella CRZ o nei rally Nazionali 1.000 euro e nel CIR 5.000) con una penalità di 3′ da comminare all’equipaggio colpevole della violazione in questione. Un’altra molto caldeggiata preferirebbe una “multa” da 1.000 a 2.000 euro e il ritiro della licenza (qualcuno la ritirerebbe fino a fine anno, qualcun altro per un anno o per tre). A questo punto, quel che è certo è che la gara organizzata a Biella ha messo in moto un meccanismo che porterà a rivedere entro fine anno l’articolo 15.5.3 delle Norme Generali per il Settore Rally. Un’altra certezza è che durante il lifting della normativa sulla punizione da infliggere a chi fa ricognizioni non autorizzate, verrà certamente modificato il passaggio che assegna l’intero incasso agli organizzatori.

Ci vediamo in edicola il 10 agosto con tantissime altre curiosità da scoprire…

Affettuosamente