RS dicembre 2022: rally e direzione futuro

RS dicembre 2022

Nel frattempo, però, le lancette scorrono velocemente e inesorabilmente verso Natale e capodanno, che riserverà ancora poche sorprese, perché tante altre risposte sono ormai arrivate: le formazioni iridate che vedremo al via del prossimo Rally MonteCarlo sono sostanzialmente fatte.

La stagione è finita e anche l’anno solare volge al termine. A dicembre sono programmate le ultime gare, che si contano sulle punta delle dita di due mani, seguiranno i nuovi regolamenti, che riveleranno la vera struttura dei Campionati Italiani 2023. Intanto, in diversi minacciano che non saranno al via della nuova stagione, per via dei costi dei serbatoi di sicurezza omologati e del rinnovo dei passaporti delle vetture. C’è chi dice che siano inutili, questi “serbatoi a norma”, e che Aci Sport debba fare cassa, ma eseguendo una serie di verifiche viene fuori che tutto è figlio di una direttiva UE pubblicata (mal tradotta) sulla Gazzetta Ufficiale e che la federazione italiana non ci guadagna nulla.

Anzi, approfondendo con il direttore generale di Aci Sport spa, Marco Rogano, esisterebbero dei serbatoi di sicurezza di buona qualità a 600 euro circa. Ove fosse reale il dato che ci è stato fornito nell’intervista che troverete qualche pagina più avanti, se un’auto da gara vale meno di 600 euro, forse non è il caso di farla correre. Secondo noi di RS sarebbe più sensato soffermarsi a rispondere alla domanda: sono indispensabili per la sicurezza di un equipaggio oppure no? E poi chiedersi: ma se la macchina da rally non può essere portata a revisione presso la motorizzazione civile (perché non conforme alle prescrizioni del libretto di circolazione), come si fa e, soprattutto, da quale ente certificatore ci si fa convalidare e in quale forma l’avvenuto corretto montaggio? Per la cronaca, la vettura di Dani Sordo andata a fuoco in Giappone, aveva il serbatoio di sicurezza omologato e certificato direttamente dal Costruttore. Per la chimica, i vapori della benzina sono altrettanto infiammabili come la benzina. Questo intendo quando parlo di risposte.

Nel frattempo, però, le lancette scorrono velocemente e inesorabilmente verso Natale e capodanno, che riserverà ancora poche sorprese, perché tante altre risposte sono ormai arrivate: le formazioni iridate che vedremo al via del prossimo Rally MonteCarlo sono sostanzialmente fatte. Toyota ha la sua squadra definita e pure Hyundai, ma anche M-Sport, che attende di sapere se Ott Tanak correrà con loro oppure non correrà proprio. Per quanto riguarda le serie Tricolore di casa nostra, invece, è troppo presto per sapere chi ci sarà e chi no, mentre l’unica novità riguarda il Rally di Alba, che non sarà nel calendario dell’ERC 2023. Peccato per Alba, per gli appassionati albesi e per gli organizzatori, che da anni coltivano questo sogno. Ma nulla è perduto, è tutto solo rimandato e si spera di poco.

Possiamo, però, tracciare un primo bilancio delle serie nazionali 2022. Il Campionato Italiano Rally ha avuto 13 iscritti su 562 verificati e 450 classificati e solo due hanno preso punti in tutti i rally della serie. Nel CIR 2RM c’erano 11 iscritti e nel CIR Junior 10. Nel CIRA, dove i verificati sono stati 529 e i classificati 404, gli iscritti al Campionato erano 12. Nel CIRT, ma mancano i dati del Rally del Brunello, gli iscritti alla serie sono 20 su 310 verificati e 249 classificati. Nella CRZ 1 c’erano 32 iscritti su 775 verificati e 593 classificati, nella CRZ 2 33 iscritti su 391/282, nella CRZ 3 29 su 505/395, nella CRZ 4 21 su 409/298 (Bellunese annullato), nella CRZ 5 20 su 255/212 (Modena annullata), nella CRZ 6 40 su 580/428, nella CRZ 7 29 su 371/263 (Molise annullato), nella CRZ 8 29 su 370/251 e nella CRZ 9 15 su 150/116. Non mancano equipaggi e vetture, ma sembra mancare la voglia di partecipazione ad un campionato.

La Commissione Rally ha disegnato le nuove serie 2023 e la federazione Aci Sport le ha approvate. C’è una novità, il Rally di Monza, a cui abbiamo dedicato la copertina. Mentre sui social network si è subito partiti all’attacco di questa new entry, finendo spesso per deridere in maniera inconcludente il territorio Monzese e dimenticando che il Rally di Monza è nato su fondo sterrato, a noi è venuto il dubbio che invece potesse trattarsi di qualcosa di speciale. Se è vero che tanti elementi formano una prova, Marco Rogano e Antonio Turitto ci hanno confermato due cose importanti. La prima: sarà una gara mista asfalto-terra. La seconda: sarà una festa del motorsport. A cui abbiamo sommato una frase del presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani, che ci aveva parlato di un’idea simile all’Area 48 del Motor Show di Bologna ma in grande. E allora, benvenuta Monza (di cui vi parliamo nelle prossime pagine) nel CIR 2023. Sì, CIR. Visto che la serie Tricolore ha ritrovato la terra, torniamo alla dicitura originale a cui siamo molto legati.

Infine, parliamo di noi. Da gennaio il prezzo di copertina di RS sarà di 6 euro, gli aumenti non ci consentono alternative. Abbiamo stretto i denti per tutto il 2022, ma ora non possiamo fare diversamente. Siamo fiduciosi e contiamo sulla vostra fedeltà.

Buon Natale e buon fine e inizio anno a tutte e tutti.

Affettuosamente

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