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Rivoluzione in Parco assistenza

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La Commissione Rally ha deciso che nei Service Park potrà entrare solo un “mezzo tecnico” per ogni auto. Addio motorhome e hospitality, muletti e auto varie andranno parcheggiati altrove. Una norma che sta facendo discutere. Ma arriva una buona notizia: salta l’obbligo di pagare la cauzione per il tracking

Tempi duri in arrivo per chi corre. A qualsiasi livello e con qualsiasi vettura. Tempi che sembravano ormai scomparsi e che invece stanno per tornare. Con la rabbia e lo sconforto di chi da tempo pensava di esserseli messi alle spalle. Scenari che stanno causando la “solita” alzata di scudi sui social al grido di “dove andremo a finire” o di “basta non rinnovare la licenza”. Il tempo di accendere i motori (a metà febbraio alla Ronde della Val Merula) e magicamente tutto sarà dimenticato oppure si cercherà – e magari si troverà pure – una soluzione all’italiana per un problema che colpisce pressochè tutti.

L’articolo 13.4.1 delle Norme Generali Rally è stato modificato per la stagione che si sta aprendo e recita che “Per tutta la durata del Rally, potrà operare al massimo un mezzo tecnico adibito ad assistenza per ogni vettura partita. I mezzi tecnici di assistenza, una volta posizionati, non potranno muoversi fino al termine della gara.” Punto e basta. Nessuna opzione in più, nessuna deroga, nessun “però”. Una vettura un mezzo. A corredo della norma, nell’Annuario sono rimaste gli altri punti dell’articolo in vigore fino allo scorso anno debitamente cancellati con una bella riga a chiarire che ulteriori mezzi con la classica targa “Auxiliary” non saranno più ammessi nel Parco assistenza.

Quindi al posto di motorhomes e hospitality torneranno seggioline da campeggio, panini nella carta stagnola e thermos di caffè buttati in mezzo alle gomme come si usava “una volta”? In teoria sì. Il tutto mentre l’auto del Direttore sportivo, quella dell’amico sponsor ed il muletto con cui si sono provate le speciali se ne staranno parcheggiate in maniera ordinata nelle strade vicine al Parco assistenza magari pagando pure la sosta all’Amministrazione comunale.

Ovviamente i team che hanno più vetture al via della gara, sulla base della regola “una vettura un mezzo”, saranno facilitati mentre qualche problema in più ce l’avranno le squadre – piccole o grandi – che si presentano solo con una o due auto iscritte. Se da una parte era necessario mettere un po’ d’ordine nel “caos ordinato” del Parco assistenza di qualsiasi gara che si svolga sul nostro territorio, dall’altra la Commissione Rally ha scelto, con una filosofia già applicata, di non fare prigionieri passando dal tutto (o quasi) al niente (o quasi).

Inutile dire che il popolo dei rally sta insorgendo sul web, nelle cene di scuderia e nelle chiacchierate tra amici. Temiamo che tra sabato 10 e domenica 11 febbraio la piazza del Mercato di Andora, luogo deputato ad ospitare il Parco assistenza della Ronde Val Merula, si trasformi in un set di Mezzogiorno di fuoco o di Sfida all’OK Corral ma con una norma così tranchant è difficile immaginarsi qualcosa di diverso. Al solito, aspettiamo. Aspettiamo di vedere cosa succederà in Liguria e nelle prima gare stagionali, aspettiamo di vedere se – con ragionevolezza – la Commissione introdurrà delle deroghe o delle modifiche alla norma, aspettiamo di vedere quando, per chi corre e chi di questo sport vive, la misura sarà colma.

Accanto a questa notizia, confermata, un’altra che dovrebbe essere invece confermata a breve: la Giunta Sportiva di ACI è intenzionata, nella prossima riunione, a eliminare la norma secondo cui alle verifiche ogni equipaggio deve versare una cauzione di 450 Euro (Iva compresa) come garanzia del comodato d’uso del dispositivo per il tracking montato sulla vettura. Aspettiamo, ovviamente, di vedere nero su bianco.