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Radio Rally incontra Francesco Fanari, che racconta il suo amore per gli sterrati

Francesco Fanari

A pochi giorni dall’ultimo appuntamento Raceday, quello che sugli sterrati della Liburna assegnerà il calice più ambito dai partecipanti alla serie, Radio Rally incontra Francesco Fanari. Lo fa durante una delle gare più impegnative, a conclusione di un Day 1 che richiederebbe il meritato riposo. Il quotidiano, da tester Pirelli e le aspettative per una fase della stagione fin troppo calda. Davanti al nostro microfono, il pilota folignate racconta dell’amore per la terra e di quanto sia stato amaro sfiorare la vittoria nella gara di casa, mancandola per un solo decimo sulle strade del Nido dell’Aquila.

La Skoda, vettura che lo ha portato per ben tre volte sul secondo gradino del podio nella stagione 2018 e sui fondi della Valdorcia e la curiosità verso gli esemplari più freschi, la Polo e la C3. A precisa domanda, Francesco Fanari risponde senza troppi giri di parole, replicando con i sorrisi quando la goliardia prende il sopravvento. A pochi giorni dalla Coppa Liburna, appuntamento che consegnerà il calice più ambito della serie Raceday, va in onda un’intervista dove la passione incontra il lavoro, quello che molti protagonisti del motorsport sognano ma che – per Fanari – è oramai routine.

Una piacevole routine dove, comunque, si avverte la necessità di staccare la spina, almeno nei fine settimana esenti da impegni sportivi. “A Foligno siamo ben attrezzati per volare in aliante, quando sali in quota, ti sembra di essere all’interno di un documentario”. L’aliante, ovvero l’aereo privo di motore che sfrutta le correnti in quota, è il giusto compromesso per uno stile di vita dove il rumore la fa da padrone. Una delle tante particolarità di una chiacchierata dai contenuti tutt’altro che scontati.