,

A Rodero c’è piazzale Raffaele ”Lele” Pinto

piazzale lele pinto

L’idea di commemorare Lele Pinto è germogliata dal terreno fertile della passione locale. L’associazione “I Röd Vècc de Fruntiera”, composta da appassionati di veicoli storici, ha alimentato il desiderio di rendere omaggio alla storia e alle personalità che hanno reso grande la loro terra.

Nel tessuto delle campagne comasche, tra le sinuose strade che solcano il paesaggio, si cela un gioiello di storia e passione: Rodero. Questo piccolo comune, apparentemente anonimo agli occhi dei più, è in realtà un crocevia di emozioni e tradizioni, un luogo dove la gloria sportiva e l’orgoglio locale si intrecciano in un intreccio indissolubile.

La recente commemorazione di Raffaele “Lele” Pinto, leggendario pilota rallista degli anni Sessanta e Settanta, ha illuminato le strade di Rodero con un bagliore speciale. Nato e cresciuto nella vicina Casnate con Bernate, Pinto ha portato il nome della sua terra in vetta al mondo dell’automobilismo internazionale, incantando le folle con le sue gesta audaci e la sua abilità straordinaria al volante.

La scomparsa di Pinto nel 2020 ha lasciato un vuoto tangibile nell’animo degli appassionati di motori, ma il suo spirito intraprendente e la sua determinazione inflessibile continuano a risuonare nelle strade di Rodero come un’eco eterna. In quella mattina di primavera, mentre il sole dipingeva di oro le cime dei monti circostanti, la comunità si è riunita per onorare la memoria di uno dei suoi figli più illustri.

L’idea di commemorare Lele Pinto è germogliata dal terreno fertile della passione locale. L’associazione “I Röd Vècc de Fruntiera”, composta da appassionati di veicoli storici, ha alimentato il desiderio di rendere omaggio alla storia e alle personalità che hanno reso grande la loro terra. E quale modo migliore di farlo se non celebrare un uomo che ha scritto pagine indelebili nel libro dell’automobilismo?

Con il sostegno delle istituzioni locali, l’idea ha preso forma. Il comune di Rodero e l’Automobile Club d’Italia (ACI) di Como hanno abbracciato con entusiasmo l’iniziativa, riconoscendo il valore di commemorare una persona che ha contribuito in modo significativo alla vita locale.

La cerimonia d’inaugurazione è stata un tripudio di emozioni e nostalgia. Rappresentanti dell’automobilismo, membri della famiglia di Pinto e figure di spicco si sono riuniti per rendere omaggio al grande campione. Maurizio Verini, Tiziano Siviero, Gianni Del Zoppo, Arnaldo Bernacchini ed Enrico Gelpi, presidente di Aci Como, hanno condiviso aneddoti e ricordi, creando un legame indissolubile tra il passato glorioso e il presente vibrante di Rodero.

Il piazzaletto dedicato a Pinto è diventato un santuario per gli appassionati di corse automobilistiche, un luogo sacro dove il suo spirito avventuroso continua a vivere. Una targa commemorativa, collocata con rispetto e solennità, testimonia il profondo legame tra Pinto e la sua amata Rodero. Due autovetture d’epoca, la Fiat 124 Abarth e la leggendaria Lancia Stratos, entrambe guidate con maestria da Pinto nei momenti di gloria, sono state esposte come reliquie viventi della sua grandezza, richiamando lo splendore e l’emozione di un’epoca d’oro delle corse.

L’Associazione “I Röd Vècc de Fruntiera” ha compiuto un gesto di amore e gratitudine, trasformando il ricordo di Lele Pinto in un faro di ispirazione per le generazioni future. Nel nuovo piazzaletto dedicato al pilota, i giovani avranno l’opportunità di imparare non solo la storia dell’automobilismo, ma anche i valori di determinazione, passione e dedizione che hanno reso Pinto un eroe per tutti.

Mentre il sole si abbassava all’orizzonte e il cielo si tingeva di sfumature rosate, il ricordo di Lele Pinto continuava a brillare come una costellazione nel firmamento dell’automobilismo. La sua vita e le sue imprese rimarranno un faro di ispirazione per gli abitanti di Rodero, un tributo eterno alla grandezza di un uomo che ha fatto la storia su quattro ruote.