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Rally Terra Valle del Tevere: pronta la seconda gara 2023

battistolli scattolin, rally terra valle del tevere

Carte vincenti e appetibili della competizione sono state da subito il format snello ed il proporre prove speciali a diciotto carati, dal sapore “iridato”. Due “jolly” che vengono riproposti anche quest’anno con alcune novità, dall’avere una prova “spettacolo”, all’andare a coinvolgere il territorio della città di Arezzo, dove avrà luogo la partenza (sabato11 febbraio ore 15,00) e dove si avrà una prova speciale ricca di storia.

Prove speciali “iridate” e iscritti che toccano le tre cifre sono gli argomenti più che validi per decretare il successo del 3° Rally Terra Valle del Tevere e Arezzo pronto, questo fine settimana ad accendere la sfida, ad infiammare lo spettacolo.

C’è grande soddisfazione tra gli uomini di Valtiberina Motorsport, che per questa terza edizione della propria competizione ha conosciuto un nuovo stimolo di adesioni, peraltro di elevato livello qualitativo, arrivati a toccare la quota di 100. Quell’elevato livello qualitativo che si era già apprezzato con il rivelare i tratti del percorso, decisamente di livello “mondiale”, visto che le prove speciali proposte hanno avuto un recente passato proprio con il Campionato iridato.

Ad avvalorare l’evento vi sono importanti altre validità ufficiali: quelle conferite dall’essere il primo atto del prestigioso Campionato Italiano Rally Terra Storico, il respiro internazionale, è assicurato dal Tour European Rally Series (TER) e vi sarà la riconfermata validità del Challenge Raceday Rally Terra, il celebre campionato su terra promosso ed ideato da Alberto Pirelli che si diluisce a cavallo delle due stagioni e che arriverà sul territorio aretino per quello che sarà il secondo appuntamento, dopo quello in dicembre del “Prealpi Master Show.

Si parte intanto dai numeri: 100 adesioni, comprese le 22 “storiche” della prima prova tricolore. Poi si passa alle ben 8 Nazioni rappresentate, tanto ad evidenziare il respiro internazionale acquisito dalla gara e la sua capacità di comunicare in modo concreto il territorio oltre i confini.

Poi si passa al campo, alla strada, dove il pronostico non sarà facile, per indicare anche i soli tre gradini del podio, ma alcuni “indizi” ci sono. Sono quelli di presenze “ingombranti”, come quella del Campione Italiano in carica Andrea Crugnola, che con la sua Citroen C3 Rally2 andrà a sfidare un plateau di competitor di grosso cabotaggio, primo fra tutti il veronese Umberto Scandola, Campione Italiano nel 2013 e costantemente a podio nelle edizioni successive, il quale fa il suo rientro dopo un anno e mezzo di stop. Lo farà, lo scaligero, anche lui con una Citroen C3, con la quale è al debutto. Ma i “nomi” sono anche altri, diversi e davvero forti. A partire dallo sloveno Bostjan Avbelj (Skoda Fabia), vincitore l’anno scorso della serie IRC, al trentino Alessandro Bettega (Skoda), vincitore dell’ultimo Raceday, al fiorentino Tommaso Ciuffi (Skoda), in allenamento per il suo imminente ritorno sugli sterrati tricolori. Puntano in alto poi anche il sammarinese Jader Vagnini (Skoda), il veloce francese Quilichini (Skoda), il modenese Andrea Dalmazzini (Hyundai i20), l’umbro Francesco Fanari, che ritorna dopo una lunga pausa di quasi un anno dalla sua vittoria a Foligno della scorsa annata ed anche l’altro sammarinese Daniele Ceccoli (Skoda) cercherà il risultato d’effetto. Altri nomi che possono movimentare la classifica ai piani alti sono il veneto Edoardo Bresolin (Skoda), il veronese Luca Hoelbling (Skoda) e certamente darà la sua parte anche Rachele Somaschini, una delle più forti lady driver in circolazione, al via con la sua fida Citroen C3 Rally2.

“nomi” rilevanti anche tra le due ruote motrici, a partire dal giovane trentino, pilota sotto l’ala di Aci Team Italia, Matteo Daprà che sarà al via con la Ford Fiesta, in allenamento per l’imminente avvio del Campionato Europeo Junior. A cercare di primeggiare tra le “tuttoavanti” ci saranno il campione di Trofeo Peugeot 2022 Fabio Farina, l’esperto friulano Fabrizio Martinis, il padovano Niccolò Marchioro, il sardo Michele Liceri, il fiorentino Lorenzo Ancillotti, l’elbano Leonardo Pierulivo, gli aretini Davide Bartolini, Daniele Segantini e Luigi Caneschi (tutti su Peugeot 208 Rally4) mentre il 19enne trevigiano Marco Zanin, con la meno potente Renault Clio Rally5, punterà a rimarcare il suo dominio di categoria nella classifica “Raceday”, trovandosi a duellare con il siciliano Giuseppe Nucita e con il pisano Nannetti, entrambi su pari vettura.

“Lucky”, al secolo Luigi Battistolli, blasonato pilota vicentino dal passato glorioso come pochi, affiancato ancora una volta da Fabrizia Pons a bordo della leggendaria Lancia Delta Integrale si pone come il favorito principale della sfida storica che, sulla scia dell’ampio consenso della gara in generale, ha conosciuto un forte input di adesioni, ben 22, come già evidenziato. Presente anche il detentore del titolo riservato alle 2RM, il reggiano Andrea Tonelli, pronto a ripetere il successo del 2022 con Roberto Debbi sul sedile di destra della Ford Escort RS, nonché il sammarinese Bruno Pelliccioni sulla vettura gemella, navigato dal connazionale Roberto Selva, che lo scorso anno si è conteso il campionato fino all’ultima gara al “Brunello” proprio con il pilota di Reggio Emilia. Scorrendo l’elenco appare il nome del siciliano, blasonato come pochi altri pure lui, Salvatore “Totò” Riolo su Lancia Delta Integrale della Piave Rally condivisa con Alessandro Floris. Il driver di Cerda ha deciso di mettersi in gioco anche sui fondi sterrati puntanto a obiettivi importanti e come lui farà il senese di Montalcino Valter Pierangioli, affiancato da Sauro Farnocchia su una Ford Sierra Cosworth della Proracing. Andrea Succi, che dopo la partecipazione al Rally del Brunello Storico 2022 è tornato al volante della BMW M3, non mancherà un altro sammarinese di valore, Corrado Costa al volante della Opel Corsa GSI, con Domenico Mularoni alle note e ai nastri di partenza sarà presente pure la Talbot Sumbeam Lotus di Federico Ormezzano in coppia con Maurizio Torlasco, a completare anche in questo caso una lista qualificata per una gara avvincente.

Forte di un percorso, come già detto, “mondiale”, il Rally Valle del Tevere e Arezzo conta quattro diverse prove speciali previste, che saranno, in rigoroso ordine alfabetico: “Alpe di Poti”, “Battaglia di Anghiari”, “Cerbaiolo” e “San Salvatore”, le quali andranno a punteggiare il percorso complessivo fatto di 9 sfide, una da disputare una volta, una per due volte, due per tre volte. Un piatto decisamente forte, per la “prima” sterrata italiana, pronta ad illuminare questa prima parte di stagione nel modo più esaltante, appunto con strade che hanno fatto la storia mondiale dei rallies. Strade che da tempo sono state consegnate alla storia del motorsport, al mito. Sono 59,690, i chilometri competitivi, sui 269,600 dell’intero tracciato.

Il grande interesse è dato anche dalla novità che il rally andrà a coinvolgere il territorio della città di Arezzo, dove avrà luogo la partenza (sabato 11 febbraio ore 15,00) e dove si avrà una prova speciale decisamente ricca di storia.

Anghiari, Sansepolcro e Pieve Santo Stefano alle quali si aggiunge quest’anno anche Monterchi, luoghi che sono ampia parte della storia italiana, hanno confermato il loro ampio e convinto sostegno all’evento, visto come incentivo all’immagine del territorio. Proprio questo sarà lo stimolo maggiore per coinvolgere ancora di più tutti gli Enti e i Partner, avendo accolto il format TER, per l’allestimento di un Villaggio Rally che sarà un motore ricco di iniziative. Tra le varie si ricorda la presenza in esposizione degli Organizzatori delle altre gare della Serie Continentale (Azzorre Portogallo, Sierra Morena Spagna, Regione Piemonte Alba, Chablais Svizzera, Antibes Francia, Ceredigion Gran Bretagna, Regione Sardegna Terra Sarda) che presenteranno i loro Eventi ma che soprattutto faranno conoscere i loro splendidi territori.

Il ventaglio temporale della gara sarà tra il sabato e la domenica: già il venerdì 10 febbraio sono in programma le operazioni di verifica amministrativa e tecnica, che si svolgeranno a Sansepolcro (previste anche al sabato mattina), le ricognizioni saranno il 10 e 11 febbraio, lo Shakedown sarà ad Anghiari (sabato 11 febbraio ore 08,00-11,00) e la partenza sarà da Arezzo – Via Spallanzani, come già sopra accennato, dalle ore 15,00. Si svolgerà un Riordino di metà pomeriggio nella splendida cornice di Monterchi e dopo lo svolgimento di tre prove speciali complessivamente nel sabato pomeriggio, avverrà il riordinamento notturno tra le due giornate di gara sotto le mura medioevali di Anghiari. L’arrivo avrà luogo a nel “salotto della Valtiberina “, a Porta Fiorentina di Sansepolcro dalle ore 16,30 di domenica 12 febbraio, dopo lo svolgimento di altre 6 Prove Speciali.

Eccole le “piesse” descritte nei loro caratteri:

Alpe di Poti – KM. 8,290

Un classico del rallismo mondiale, un’Università della guida su sterrato. Salita, veloce, lento, ritmato, stretto, largo, discesa, falsopiano, tornanti, dossi, allunghi. Tutto quello che si può chiedere ad una speciale, che non a caso ha scritto pagine importantissime del mondiale rally e fa sempre classifica e selezione.

Quest’anno verrà proposta in un chilometraggio inedito di 8.25 km, con partenza leggermente più avanzata rispetto al passato con un fine prova anticipato all’entrata nel temutissimo bosco di Poti, stretto ma velocissimo.

Zone molto spettacolari sono poste sia nel tratto che sale dall’abitato di Misciano, che al bivio che sale dall’abitato di Pomaio. Un altro tratto molto spettacolare è la famosa zona del Bivio Panoramica, nei pressi di uno dei “salti” più fotografati a livello di motorsport mondiale. Un grazie al Comune di Arezzo e alle Sue Strutture Operative che permettono nella complessità organizzativa di poter utilizzare un palcoscenico di questo livello.

Battaglia di Anghiari – KM 6,330

Una conferma piacevole sempre molto stuzzicante, modificata ed accorciata rispetto alle precedenti edizioni, meritata da un paese come Anghiari, borgo tra i più belli d’Italia e in cui gli appassionati di motorsport sono veramente tanti, in cui c’è molta passione e disponibilità non solo dall’Amministrazione Comunale ma anche dalle Associazioni Locali, che stanno organizzando un bel supporto ed accoglienza alla manifestazione.

Giudicata già da esperti del settore che l’hanno visionata come molto spettacolare, bella da guidare e assolutamente non banale. Caratterizzata da andamento quasi esclusivamente in falsopiano, alterna tratti molto veloci a tratti che spezzano il ritmo ed aumentano la spettacolarità, ma in cui la precisione di guida è fondamentale per “staccare” un buon tempo!

 Cerbaiolo KM. 7,450

Percorsa nel Mondiale Rally dagli anni 70 fino Agli anni 90 e ripresa nel 2007 per la nascita della Ronde Valtiberina, è una prova tecnica ma che da un ottimo piacere di guida, ed è un piacere continuare a collaborare con Pieve Santo Stefano, comune appassionato, disponibile e competente in relazione a questo tipo di eventi.

Si parte in salita con una serie di tornanti intervallati da “esse” ed allunghi per poi iniziare un lungo tratto veloce inframezzato da curvoni in falsopiano con successivo 1 km di discesa, alternato da tratti veloci e più lenti con alcuni passaggi veramente spettacolari. La parte finale torna a salire di pendenza con di nuovo allunghi e tratti medio veloci con ottima visibilità, spezzati da alcuni tornanti spettacolari fino ad arrivare allo stop.

San Salvatore – KM 5,840

Una conferma dopo l’apprezzata introduzione del 2022. La prova ripercorre tratti appartenuti nella parte inziale alla versione “lunga” dell’Alpe di Poti e, nel senso inverso alla Prova Speciale Anghiari che ha caratterizzato il Rally San Marino Europeo della fine degli anni 90 e primi anni 2000.

Si parte su asfalto, e dopo un velocissimo tratto iniziale con ampi curvoni, ci si tuffa sullo sterrato , bello e compatto, con un DX1 con salto che aumenterà la spettacolarità della Prova Speciale. Dopo 500 metri nuovo “jump” posto alla sommità di una “sinistra uno” e la prova inizia a salire dolcemente con curvoni medio veloci a vario raggio fino alla frazione di San Salvatore a circa 3 km dallo start dove uno spettacolare salto terra asfalto immette in concorrenti in un toboga molto tecnico, seguito da un nuovo tratto velocissimo che termina con il bivio asfalto-terra de Molin d’Agnolo, con cui i concorrenti si immettono nel “vecchio shakedown” utilizzato storicamente dal Valtiberina e dal Valle del Tevere degli anni passati.

Al termine di un tratto molto veloci con curvoni e passaggi spettacolari è posto il salto di Castello di Sorci, una particolarità della prova speciale, cui appena successivamente segue il fine prova. Una prova, di poco meno di 6 km, ma molto tecnica, e che per la sua conformazione visto che si correrà anche in notturna è destinata a fare classifica.

Challenge Raceday Rally Terra

Si stanno ultimando i preparativi per il secondo appuntamento 2022-2023 del Challenge Raceday Rally Terra. Il 3° Rally Terra Valle del Tevere e Arezzo si disputerà l’11 e 12 febbraio, c’è ancora tempo per iscriversi sia alla gara (6 febbraio) che al campionato entro la chiusura delle verifiche.

L’organizzatore Valtiberina Motorsport ha visto crescere la propria gara in modo esponenziale, già alla prima edizione il successo fu indiscusso, i tanti partecipanti ebbero ad esaltare il percorso offerto, ribadito poi in ampia parte l’anno passato, capace di trasmettere sensazioni decisamente “mondiali” e per questa terza edizione vi saranno alcune novità.

Sul piano puramente sportivo, verranno proposte in totale 9 prove speciali, con il percorso complessivo della manifestazione che tra sabato e domenica si svolgerà su circa 300 km totali complessivi. Verranno coinvolti i comuni di Anghiari, Sansepolcro e Pieve Santo Stefano ai quali si aggiunge quest’anno anche Monterchi. Le prove speciali proposte avranno il gusto “mondiale” che caratterizzerà questa gara.

L’evento sarà il secondo appuntamento della stagione 2022-2023 del Challenge Raceday Rally Terra, il primo atto del Campionato Italiano Rally Terra Storico, consentendo alle vetture “storiche” di partire quindi in testa all’elenco iscritti. Confermato poi il “tocco internazionale” grazie alla rinnovata validità per il Tour European Rally Series (TER), di cui sarà la gara di apertura.

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