La procura federale convoca gli abusivi del Rally Lana

Il montepremi della Coppa Rally di Zona tocca i 350 mila euro

La Procura Federale Aci Sport ha ricevuto la segnalazione da parte del Collegio dei Commissari Sportivi del rally di Biella per le ricognizioni non autorizzate che hanno causato anche le salatissime e note sanzioni da 5.000 euro a testa effettuate in base alle segnalazioni fatte dalla Guardia di Finanza (che non si capisce da chi sia stata chiamata) sulla PS1 Città di Biella.

Il postino suona sempre due volte e se dovesse suonarvi tra oggi e domani e siete tra gli 11 beccati nei controlli anti-ricognizioni abusive organizzati al Rally Lana avete anche qualche motivo per preoccuparvi. La procura federale Aci Sport ha ricevuto la segnalazione da parte del Collegio dei commissari sportivi del rally di Biella per le ricognizioni non autorizzate che hanno causato le salatissime e note sanzioni da 5.000 euro a testa effettuate in base alle segnalazioni fatte dalla Guardia di Finanza (che non si capisce da chi sia stata chiamata, qui trovate l’analisi delle carte che daranno vita al procedimento) sulla PS1 Città di Biella.

Per quanto riguarda le sanzioni di 5.000 euro fatte a chi è stato sorpreso ad effettuare ricognizioni abusive sul percorso di gara a ridosso dell’evento, una parte dei multati non ha mai pagato e non intende pagare. Intanto, la Procura Federale ha deciso di procedere con il pugno di ferro contro i trasgressori della norma sulle ricognizioni e di convocare i licenziati sia quelli che hanno pagato i 5.000 euro e sia quelli che non li hanno pagati, a cui potrebbe essere comminata anche una sanzione ed eventualmente la sospensione della licenza per aver effettuato le ricognizioni abusive.

Alla fine di tutto si può prevedere che per quanto riguarda le ricognizioni abusive sarà intimato il pagamento di una sanzione (in base alle rispettive difese e alla documentazione in mano alla procura federale si capirà se erano tutte ricognizioni, oppure no) e delle spese processuali. Non si può escludere la sospensione della licenza. Diverso è l’aspetto dei 5.000 euro a testa dovuti all’organizzazione e comunque previsti dal regolamento federale.

La questione, in realtà, appare più come una controversia tra una eventuale organizzazione e alcuni licenziati, salvo che l’organizzatore non abbia sostenuto delle spese per allestire quella tipologia di controlli. In tal caso, i soldi dovranno essere versati a titolo di rimborso per le spese sostenute. Ma di questi aspetti tecnici parliamo in questo altro articolo.

La procura federale chiederà conto di quei soldi nell’udienza o solo delle ricognizioni non autorizzate? Tecnicamente non potrebbe, visto che l’articolo 15.3.5 delle NG Rally non è citato nei capi di imputazione. Le prime raccomandate della Procura federale sono arrivare mercoledì 11 ottobre, subito dopo il Rally del Rubinetto, la penultima delle gare 2023 di Zagami.

Pochi minuti dopo la pubblicazione di questo articolo, l’organizzatore ci ha fatto sapere che il tutto è un atto dovuto e che lui in questa storia non ha alcuna responsabilità, ribadendo che è stato il Collegio dei Commissari Sportivi a deferire alla procura federale i licenziati.