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WRC, l’allarme: ”Rally del Messico affossato dai team”

WRC, Rally del Messico: shakedown replay (VIDEO)

La pandemia che da oltre un anno e mezzo sta mettendo in crisi i sistemi sanitari ed economici di mezzo mondo, sta colpendo duramente anche i rally. Lo scorso anno cancellazioni di gare e spostamenti di date erano all’ordine del giorno, fortunatamente in questo 2021 la situazione è migliorata garantendo in quasi tutte le nazioni un regolare svolgimenti dei vari campionati.

Una delle gare che purtroppo paga pesantemente la ancor difficile situazione è il Rally del Messico, che anche nel 2022 non vedrà il suo nome nella lista di gare valide per il WRC. Tutti ricordiamo dell’ultima edizione della gara centro-americana, con la cancellazione della terza tappa a causa dell’esplodere dei contagi Covid-19 in Europa e conseguente fuggi fuggi generale di piloti e team verso il vecchio Continente per evitare di rimanere bloccati in Messico a causa della chiusura dei confini Nazionali.

Su DirtFish è intervenuto il direttore della gara Patrick Suberville che ha spiegato che i rischi di non vedere più iscritta la gara centro-americana nei calendari FIA sono altissimi, nonostante gli sforzi economici fatti dal Governo messicano e dalle varie istituzioni locali. Due decenni fa Suberville e Malcolm Neill costruirono una gara da zero in una nazione con una scarsa tradizione rallistica e la portarono a diventare uno degli appuntamenti iconici del WRC con speciali entrate nei cuori dei piloti come quelle di Allfaro, Derramadero, El Brinco e El Chocolate. Nonostante questo, a livello di iscritti la gara non è mai decollata pienamente, soprattutto negli ultimi anni difficilmente si sono superati i 30 iscritti.

“Per noi la mancata validità WRC potrebbe segnare la fine del rally – dichiara Suberville -. Capisco la posizione del Promoter WRC e dei team, la situazione sanitaria legata alla pandemia è ancora complicata è tale resterà per i primi sei mesi del 2022. Se la nostra gara fosse stata posizionata nella tradizionale data di marzo, come terzo round del WRC, le squadre avrebbero dovuto preparare auto e pezzi di ricambio per i primi di gennaio per poi imbarcarle sui traghetti. Questo ha rappresentato un grosso problema, nel 2022 avremo auto completamente nuove e chiedere alle squadre di fare questo per inizio gennaio era praticamente impossibile. Sapevamo che era difficilissimo, abbiamo chiesto una data a fine aprile oppure inizio maggio, ma la risposta è stata negativa”.

Che il Rally del Messico non fosse nella lista delle gare WRC lo si vociferava già da inizio estate, quando iniziarono ad uscire varie bozze del calendario 2022, nonostante questo Suberville non era preoccupato, perché erano calendarizzate solamente le gare sotto contratto, mentre il Messico firma il contratto con il Promoter di anno in anno, un po’ come era la Germania.

“Pensavo che fossimo dentro, fa strano non vedere nessuna gara in America Latina. Lo scorso anno siamo sopravvissuti grazie agli aiuti Governativi, ma farlo nel 2022 sarà impossibile. Abbiamo già dovuto licenziare diversi ragazzi, con noi sono rimaste solo le figure essenziali, quelli che ormai collaborano con noi da venti anni. Al momento siamo vivi, ma non so il futuro cosa ci riserverà. Quando abbiamo ricevuto la notizia che non eravamo nel WRC, io e Gilles Spitalier abbiamo trascorso l’intera giornata con il rappresentante allo sport del Governo. Cosa possiamo dirgli? Con il 2022 saranno due anni senza WRC e penso che questa potrebbe essere la fine della nostra gara”.

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