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Voglia di espansione per la Dakar Rally 2023

Sébastien Loeb, Dakar 2022 day 3

“Il percorso del “rally più difficile del mondo” coprirà nuovi territori del Medio Oriente nella sua prossima edizione”. Lo ha confermato il direttore di gara, David Castera, in una dichiarazione al quotidiano Marca. La Dakar sta cercando di estendere il suo percorso, ciò significa che non solo l’Arabia Saudita si godrebbe la corsa attraverso il deserto, ma dovrebbe condividerla con altre nazioni del Medio Oriente nel 2023, poiché l’Arabia Saudita è al momento l’unico Paese ospitante dal 2020.

Castera ha rilasciato queste dichiarazioni durante la presentazione del Rally dell’Andalusia, evento che dirige lui stesso. Il direttore francese ha chiarito che il desiderio espansionista per la Dakar in Medio Oriente è presente nell’ASO (società organizzatrice di gare) da prima dell’inizio del primo rally in Arabia Saudita, quindi ora stanno solo cercando un modo per realizzarlo: “Stiamo gestendo un progetto non nuovo. Non vi dirò ancora se lo faremo perché non sono chiuse le trattative, ma ne stiamo parlando”.

“Speriamo di avere risposte in breve tempo”, ha aggiunto il direttore di gara della Dakar. “C’è la possibilità di aggiungere nuovi Paesi. Dobbiamo bilanciare le cose, vedere come sarebbe con l’inizio in un posto e l’arrivo in un altro, ma è una questione di progettazione e trattative, proprio quello che stiamo facendo ora,” ha aggiunto Castera, che ha tenuto a ribadire come il desiderio dell’ASO di portare il rally in più Paesi fosse sul tavolo da quando la Dakar si è trasferita dal Sud America al Medio Oriente.

Inizialmente, la competizione si sarebbe potuta disputare anche in Giordania e negli Emirati Arabi Uniti, ma “la pandemia ci ha bloccato. In quel periodo non si poteva pensare di andare in altri Paesi. C’erano troppi protocolli sanitari diversi, leggi diverse… L’attraversamento delle frontiere negli ultimi anni è stato problematico”.