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Tutti dietro a Kalle Rovanpera in un finale da infarto

Kalle Rovanpera

Anche senza Sébastien Loeb e Sébastien Ogier, che torneranno in gara in Portogallo, il Mondiale WRC regala emozioni e brividi, che poco si adattano a chi è debole di cuore. In Croazia va in scena una gara folle, condizionata da un meteo variabile, con pioggia, fango e nebbia protagoniste assolute della prima giornata di gara, che tornano a prendersi la scena anche in alcune prove del sabato (costringendo gli organizzatori a cancellare il secondo passaggio della PS15 Platak per visibilità assente) e della domenica. Queste condizioni hanno messo in difficoltà uomini, mezzi e pneumatici con una serie infinita di forature che, soprattutto, nel primo giorno di gara ha messo fuori gioco Loubet (tre forature in sole due prove) e Greensmith.

Se qualcuno aveva dubbi, sono stati tutti fugati da Kalle Rovanpera: è lui il nuovo volto del WRC. Il baby finlandese (classe 2000) dopo aver dominato in lungo e largo la gara croata, cede il primato a Tanak sulla penultima speciale di giornata condizionata dal maltempo. Una mazzata del genere avrebbe mandato in crisi chiunque, ma non il finlandese di casa Gazoo Racing che nei 14,09 chilometri della speciale Kumrovec, mette in mostra tutta la sua innata classe vincendo la power stage con un tempo monstre e soprattutto staccando di 5”9 il rivale estone e portando dunque a casa la seconda vittoria (la prima su asfalto) di questo 2022. “Onestamente non pensavo che con gli pneumatici che avevamo (intrecciate soft-rain) potevamo essere così veloci. E’ stato incredibile, abbiamo spinto forte per tutto il fine settimana credo che questo risultato sia meritato. Di sicuro questa è la vittoria più difficile della mia carriera”.

Secondo gradino del podio per un ritrovato Ott Tanak, finalmente tornato su i suoi standard abituali. L’estone è stato bravo a non mollare mai, anche quando dopo la prima giornata di prove pareva impossibile poter riacchiappare Kalle. Invece, grazie ad una tattica giusta e finalmente assecondato da una i20 Rally1 che si è comportata (quasi) bene l’estone è riuscito a scavalcare il finlandese sull’ultima prova di giornata, salvo poi cedere con onore le armi sulla power-stage finale per soli 4”3. Non ho corso rischi.

Chiude terzo con un brivido enorme sul finale di gara Thierry Neuville, il belga arpiona con l’orgoglio un terzo gradino del podio più che meritato e arrivato dopo una serie di penalità (ben 2′), una multa di 1900 euro per eccesso di velocità in un trasferimento e una serie infinita di problemi alla sua i20 Rally1. “Ho commesso un’errore sull’ultima prova di giornata, in una frenata con le gomme dure siamo andati dritti, per fortuna è andata bene. E’ stato un weekend ricco di problemi, ma alla fine la fortuna è stata dalla nostra parte”.

Quarta posizione per Craig Breen, il migliore di casa M-Sport. L’irlandese ha accarezzato il sogno del podio per tre quarti di gara, salvo farsi superare nell’ultima giornata di gara dal belga Neuville. Due forature nella prima parte di gare tolgono subito dai giochi per la vittoria Elfyn Evans. Il gallese in difficoltà in questa prima parte di stagione salva comunque in parte la sua gara chiudendo quinto assoluto e portando a casa punti extra nella power-stage finale. Sesta piazza per Takamoto Katsuta, il giapponese di casa Toyota svolge alla il compito assegnatoli, ovvero quello di portare la vettura al traguardo e acquisire ulteriore esperienza in ottica iridata.

Gara dai due volti per Esapekka Lappi, il finlandese di casa Toyota ha dovuto alzare bandiera bianca sulla PS1 del rally croato, tornato in gara con la formula del super-rally ha disputato una seconda parte di gara di altissimo livello firmando quattro scratch, potrà dire la sua in Sardegna dove avrà il vantaggio di poter sfruttare al massimo una posizione di partenza vantaggiosa. Weekend ricco di delusioni per i due alfieri M-Sport, il britannico Gus Greensmith e il debuttante francese Pierre-Louis Loubet, i due piloti dell’ovale blu son stati rallentati da una lunga serie di forature, che nella giornata di venerdì lì ha perfino costretti al ritiro.

Nel WRC2 Open prestazione monstre per Yoann Rossel e Valentin Sarreund che concludono settimi assoluti e primi della loro categoria, il pilota francese rilancia con questo risultato le sue ambizioni di titolo, in attesa dei confronti diretti con Mikkelsen in Portogallo e Sardegna: “Dopo il Montecarlo, abbiamo lavorato duramente assieme al Team, questo successo è dedicato a loro. Vincere questa gara era fondamentale per noi, il nostro obbiettivo è quello di vincere il Campionato, ma la strada per centrare questo è ancora molto lunga”. Sul podio di WRC2 Open, troviamo oltre al francese Rossel anche il polacco Kajto (Skoda Fabia Rally2) che chiude ottavo assoluto e secondo di categoria e il finlandese Emil Lindholm (Skoda Fabia Rally2) nono assoluto e terzo di categoria. Per il finlandese la soddisfazione di portare a casa il bottino pieno nel WRC2 Junior, decimo assoluto e quarto di WRC2 Open (2° di WRC2 Junior) per il russo Nikolay Gryazin.

Dopo i primi tre round la classifica generale recita Kalle Rovanpera leader con 76 punti (sarà lui ad aprire la strada in Portogallo), seguito da Thierry Neuville con 47 punti e Craig Breen a 30 punti. Chiudiamo con il capitolo forature, la Croazia sarà ricordata sicuramente per i tanti pneumatici forati nella tre giorni di gara. Le particolari condizioni meteo, unite ai tanti tagli e alle condizioni delle strade hanno sicuramente influito su questo punto. Le forature hanno riguardato più o meno tutti i big con Loubet, Evans e Greensmith tra i più colpiti. Ma oltre trenta pneumatici forati devono porre più di una domanda alla FIA, che sia il caso di rivedere qualcosa a livello di pneumatici tornando alla vecchia “mousse”?