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Toyota vince passeggiando grazie a Hyundai e a Ford

Kalle Rovanpera, Safari 2022

Kalle Rovanpera è il vincitore di un deludente Safari Rally (chi fosse interessato o interessata a comprendere perché abbiamo bollato la gara dome deludente, può scoprirlo qui). Il giovanissimo finlandese si aggiudica la gara africana con 52″8 di vantaggio su Elfyn Evans, che a sua volta stacca di 49″9 Takamoto Katsuta. Quarto assoluto è Ogier che completa il poker delle Toyota Rally1.

Solo quinta la prima Hyundai i20, quella di Thierry Neuville, staccata di oltre 8′ dalla GR Yaris di Ogier e di oltre 10′ dal vincitore. Peggio la prima Ford Puma Rally1, solo sesta a 12′ da Neuville e a oltre 20′ dalla Toyota di Kalle. E menomale che l’avevano pensata nel 2016… Alla fine della gara, più che di distacchi monstre, in rally così corti e avvitati su loro stessi, bisogna parlare di voragini imbarazzanti. Ma ovviamente se i team non se ne vergognano, non lo faremo noi per loro. Al circo, in fondo, si va anche per sorridere. Infatti, la Puma di Serderidis è la seconda migliore Ford… Poi c’è quella di Loeb, staccata di oltre mezz’ora dal vertice.

Per comprendere meglio tutto quello che è accaduto nell’ultima tappa, che ha definitivamente strutturato il podio finale, bisogna ripercorrere prova per prova la giornata di domenica.

PS14 Oserian 1

Proprio come l’anno scorso, la speciale di Oserian si è rivelata infida: ha fatto fermare di colpo Oliver Solberg. Sono trascorsi alcuni minuti e la direzione di gara ha fatto alzare la bandiera rossa, poi ha annullato definitivamente la speciale. L’anno scorso Kalle Rovanperä si era ritirato dopo i primi 900 metri, bloccato anche la sabbia. Dopo questo annullamento i piloti hanno detto che non avrebbero voluto ripetere la speciale. Prima della cancellazione, Sébastien Ogier e Takamoto Katsuta erano stati in grado di prendere il via. Attesi alle loro spalle, c’erano Elfyn Evans e Kalle Rovanperä, costretti a coprire la prima parte sabbiosa nonostante la cancellazione. Potevano poi lasciare la speciale qualche metro più avanti per unirsi al “normale” trasferimento. Tutti i piloti Toyota hanno avuto un tempo imposto corrispondente al tempo stabilito da Thierry Neuville.

PS15 Narasha 1

In questa prova speciale non particolarmente accidentata e neppure veloce, Kalle Rovanperä si è divertito moltissimo. Ad una velocità media di 114,90 km/h, il finlandese ha stabilito di gran lunga il miglior tempo, davanti a Elfyn Evans di sette secondi. Il distacco complessivo da Evans, che lo lega saldamente al vertice della classifica, è di 47 secondi 6 decimi, mentre Takamoto Katsuta e Sébastien Ogier sono stabili tra i primi 4. Oliver Solberg è riuscito a disputare l’intera speciale, ma ha perso un posto in classifica generale, divenendo settimo davanti a Craig Breen.

PS16 Hellsgate

In preparazione per la Power Stage, Ott Tänak ha corso con un ritmo eccellente, riuscendo a fare segnare il suo primo scratch in questo rally. Anche Thierry Neuville sembra carico e realizza il secondo tempo. Per una volta le Toyota non vincono nulla, ma non hanno più davvero motivo di attaccare. Prima dell’ultimo giro, le quattro Toyota rimangono comodamente ai primi quattro posti assoluti. Con diverse altre prove davanti che sono piuttosto pericolose per le auto.

PS17 Oserian 2

Anche in questa speciale le Hyundai hanno problemi. Ott Tänak è stato costretto a rinunciare al trasferimento a causa di un problema al servosterzo. Con una sola ruota di scorta sulla sua Hyundai, l’estone sembrava determinato a fare una bella prestazione nella power stage… ma non ne avrà nemmeno l’opportunità. Dal canto suo, Oliver Solberg continua la sua via crucis con una nuova sosta nella sabbia. Però, la compagnia della spinta è stata in grado di aiutarlo a proseguire. Gli hanno persino ripulito il parabrezza. Per le Toyota tutto sta andando secondo i piani. Sébastien Loeb ha fatto segnare il miglior tempo, seguito da Adrien Fourmaux e da Sébastien Ogier.

PS18 Narasha 2

Già autore del miglior tempo nella speciale precedente, Sébastien Loeb vince di nuovo, divertendosi, come dimostra il grande sorriso della sua navigatrice al termine di questo nuovo scratch. Su questa prova dal profilo molto veloce ma a tratti roccioso, nessuno ha osato rischiare e nessuno ne aveva davvero bisogno. Per quanto riguarda le Toyota, procede a vele spiegate verso il successo. Questo è il problema maggiore dell’attuale format del WRC, che rende l’ultima giornata decisamente noiosa nella maggior parte dei casi.

PS19 Hellsgate 2

Al primo posto da venerdì pomeriggio, Kalle Rovanperä ha gradualmente ampliato il divario, conquistando finalmente in Kenya un ampio vantaggio di circa cinquanta secondi su Elfyn Evans. Quest’ultimo non è mai sembrato davvero a suo agio su questo terreno, ma segna punti importanti in Campionato. Autore del suo primo podio WRC su questo terreno lo scorso anno, si conferma Takamoto Katsuta dopo una gara sapientemente gestita. Leader venerdì pomeriggio, Sébastien Ogier ha perso tutto per una foratura, riuscendo poi a risalire al quarto posto grazie ai vari problemi di Hyundai e Ford. Nella Power Stage, Thierry Neuville (5°) ha dato tutto per strappare finalmente il miglior tempo, otto piccoli decimi davanti a Sébastien Loeb. Il primo pilota di M-Sport, Craig Breen, ha avuto una tanti problemi, guidando raramente a velocità “normali”. Nono nella classifica finale, Kajetan Kajetanowicz ha vinto ampiamente nel WRC2 e ha persino preso il comando della serie.