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Thierry Neuville: ”In Spagna occorre una guida pulita”

Thierry Neuville: ''Il motore si è spento e non c'è stato nulla da fare''

Reduce da due gare da dimenticare in Grecia prima e successivamente in Finlandia, Thierry Neuville cerca il riscatto sulle strade della Spagna, che nel 2019 lo avevano visto vincitore. Da allora di acqua sotto i ponti né è passata tanta, la gara catalana famosa per essere l’unica a fondo misto in questo 2021 abbandona lo sterrato (sigh!) per diventare “total tarmac”. Un fondo amato dal belga, visto che l’unica vittoria stagionale è arrivata sulle strade catramate di Ypres, che però nulla a che vedere hanno con le veloci e più scorrevoli strade attorno a Salou.

“Quando partecipai al Catalunya per la prima volta nel 2009 – racconta Neuville – la gara era totalmente su fondo catramato. Dopo tanti anni in cui il rally era su fondo misto si è tornati a correre solo su asfalto. Non vedo l’ora di tornare a correre su speciali che non vengono disputate da diverse edizioni, amo molto questo rally. Le strade sono molto belle e lisce, guidarci è molto divertente soprattutto con queste vetture. Serve una guida da “circuito”, quindi molto pulita e allo stesso tempo efficiente, bisogna stare molto attenti a non far scivolare troppo la vettura. Bisogna andare forte da subito, perché far la differenza su queste strade e difficile”.

Il belga ha debuttato al Catalunya nel 2009, anno in cui la gara era ancora tutta su fondo catramato con una Citroen C2 R2, la gara fini anticipatamente a causa di un cedimento meccanico della vettura. Una gara a livello di risultati comunque avara di soddisfazioni se si escludono la vittoria ottenuta nella stagione 2019 e il terzo posto del 2016. Per il resto diversi piazzamenti nella top 8 e un amaro ritiro nel 2017.