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Terenzio Testoni commenta il Rally di Svezia

ott tanak, svezia 2023

In un WRC noioso, corto e senza personaggi di spessore in grado di catalizzare l’attenzione, se il Monte Carlo è passato alla storia per la coppietta che copulava in prova speciale, quello di Svezia ha svegliato l’attenzione soprattutto per la polemica sorta sulle gomme e sulla successiva replica di Pirelli, che ha fatto scoprire come le vetture interessate dal problema avessero la pressione molto al di sotto del minimo consigliato.

Tänak vince un Rally di Svezia corso al limite delle possibilità e con condizioni che, come era stato preannunciato, nei secondi passaggi del sabato pomeriggio erano estreme e non in linea con una gara invernale, in cui la corretta gestione dell’unico pneumatico disponibile diventava la chiave di volta.

E così è stato. A ben vedere, in un WRC noioso, corto e senza personaggi di spessore in grado di catalizzare l’attenzione, se il Monte Carlo è passato alla storia per la coppietta che copulava in prova speciale, quello di Svezia ha svegliato l’attenzione soprattutto per la polemica sorta sulle gomme e sulla successiva replica di Pirelli, che ha fatto scoprire come le vetture interessate dal problema avessero la pressione molto al di sotto del minimo consigliato.

Nelle altre sezioni di gara, il Rally di Svezia si è svolto senza particolari sussulti, offrendo grande sì spettacolo, ma più che altro velocità elevate sui tratti ghiacciati. Data la possibilità di utilizzare solo pneumatici chiodati, l’unica strategia possibile dei team è stata quella di concentrarsi sui ricambi da portare in gara (5 o 6) e sul variare le pressioni, alla ricerca della massima prestazione, che non sempre coincide con prestazioni ottimali.

“È stato un weekend intenso in cui abbiamo corso al limite, e anche oltre, sotto ogni aspetto – ha commentato Terenzio Testoni -. Sabato pomeriggio le condizioni del manto stradale erano sicuramente oltre il limite, davvero difficili e molto diverse da quanto ci si può aspettare in una gara invernale: ghiaccio sciolto, solchi profondi e tratti di ghiaia mettono a dura prova le gomme e mettono a dura prova i piloti”.

“A rendere le condizioni ancora più estreme è stata la combinazione di terreno molto sconnesso e velocità elevate – ha aggiunto Testoni -. Inoltre, anche i parametri degli stessi pneumatici sono stati spinti al limite, ma bisogna fare una distinzione tra gli incidenti che si sono verificati: le vetture Hyundai hanno subito delaminazioni nella PS13. Con loro, con cui abbiamo una collaborazione storica e molto produttiva, abbiamo individuato il problema e trovato le soluzioni. Tänak, invece, non ha subito una delaminazione nella PS14, ma una foratura con perdita d’aria, che ha provocato anche danni alla struttura del pneumatico dopo chilometri di guida in piano. Nel resto del weekend, quando le condizioni erano propriamente invernali, abbiamo assistito a grandi prestazioni, con picchi di velocità molto elevati e una gara serrata e interessante”.