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Subaru affascinata dall’ibrido pensa al WRC 2022

Oliver Solberg con la Subaru WRX STI

Il ritorno di Subaru nel World Rally Championship è realmente in discussione ai massimi livelli all’interno dell’azienda con sede a Tokyo e “consociata” Toyota. Proprio in questi giorni si sta valutando la futura gestione sportiva del Marchio a partire dal 2022, anno di introduzione dell’ibrido nei rally del WRC. Ed è proprio la formula ibrida ad aver riattivato il neurone rallistico dei dirigenti del Sol Levante.

Subaru, che inizialmente non voleva prendere in considerazione il ritorno nella massima serie internazionale di rally, ora pensa alla futura Classe Rally 1, che sarà la classe regina nelle previsioni e che introdurrà il tanto discusso sistema ibrido con vetture WRC totalmente nuove.

Tra le modifiche regolamentari che hanno interessato Subaru c’è il ridimensionamento del nuovo regolamento, che consentirà di modificare le dimensioni della carrozzeria del veicolo base. Ciò amplia di molto la gamma delle scelte delle vetture di base, a differenza delle normative vigenti, che sono limitano all’utilizzo di vetture del segmento B.

Oliver Solberg è il più giovane vincitore di un rally ERC (1)
Oliver Solberg è il più giovane vincitore di un rally ERC

L’adozione nel 2022 di sistemi di propulsione ibridi e la flessibilità della carrozzeria da utilizzare, unitamente al telaio tubolare e al ridimensionamento dalla versione originale dell’auto, sembrano essere attraenti per il Costruttore giapponese, che altrettanto valuta anche il fatto della concorrenza sportiva che avrebbe con Toyota, Marchio consociato.

Ma è altrettanto vero che Subaru ha un passato straordinario nel WRC e nei rally in generale, oltre alla forte immagine che le regine blu hanno lasciato. La previsione attuale è di un sistema ibrido a configurazione semplice, come un power boost, che permetta sulle sezioni stradali di funzionare a elettricità, mentre in prova speciale si torna ad usare il motore.

Anche se il nome di Subaru dovesse rivivere nel WRC, diventa difficile pensare ad un impegno come quello dell’ormai disperso Subaru World Rally Team (SWRT). Più verosimile che di decida di partecipare con una joint-venture simile a Ford e M-Sport. E in questo caso, il personaggio chiave diventerebbe Petter Solberg, che intanto sta allenando il figlio Oliver.

Petter ha una lunga esperienza in tema di creazione di team e anche nella partecipazione al WRC e al World Rallycross Championship. È stato anche il pilota più vicino a Subaru ed è perfettamente in grado di sviluppare nuove auto da rally.