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Si avvicina il ritorno del WRC negli Stati Uniti

Olympus

Lavori in corso negli Stati Uniti per ospitare un evento che manca dal suolo americano dal 1988

Il ritorno del Mondiale Rally negli Stati Uniti si avvicina sempre più, dopo anni di rumors e voci senza riscontro, stavolta le cose sembrano finalmente andare per il verso giusto e lo dimostra il fatto che a Chattanooga (Tennessee) si svolgeranno due rally “test” in vista di un possibile ingresso nel WRC a partire già dal biennio 2024-2025.

Il primo evento è in programma tra pochi giorni, esattamente dal 7 all’8 aprile, mentre il secondo evento si svolgerà nel prossimo autunno sempre con sede Chattanooga e con molta probabilità si svolgerà su fondo sterrato. In questi giorni gli organizzatori hanno presentato alle autorità governative del Tennessee il crono-programma con tanto di costi da rispettare per entrare a far parte del Mondiale Rally.

Il CEO di Chattanooga Tourism, Barry White intervistato da DirtFish ha dichiarato: “Effettueremo due eventi distinti, una gara sarà nel mese di aprile e un’altra in autunno. Se questi due eventi avranno successo, potrebbero potenzialmente aprire le porte al Mondiale WRC”. Gli Stati Uniti hanno ospitato in diverse occasioni il Mondiale Rally, soprattutto nel periodo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, e il ritorno della manifestazione iridata in territorio americano è vista di buon occhio dal Promoter e anche dalle Case Costruttrici, in primis Ford.

E’ lo stesso Simon Larkin (WRC Promoter) a sottolineare l’importanza del ritorno del Mondiale negli Stati Uniti. “Accogliamo con entusiasmo le notizie che arrivano da Chattanooga – dichiara il Promoter WRC Attualmente siamo in trattativa con un consorzio che sembra avere tutte le carte in regola per riportare il Mondiale WRC negli Stati Uniti“.

Il WRC come detto manca dagli Stati Uniti dal lontano 1988, quando si disputo l’ultima edizione iridata dell’Olympus Rally. A vincere quella volta fu Miki Biasion in coppia con Tiziano Siviero, che misero la loro Lancia Delta Integrale davanti a tutti dopo una maratona di oltre 500 chilometri di prove speciali. Al secondo posto un’altro equipaggio italiano, quello formato da Alex Fioro e Luigi Pirollo con la Delta del Jolly Club. L’edizione del 1986, vinta da Markku Alen con la Delta S4, fu l’ultima gara iridata per le Gruppo B.