RS maggio 2023: memorie, ricordi, emozioni

copertina rs maggio 2023

Stavo cercando Jean Baptiste Franceschi, correva con una Skoda Fabia della Sportec. Avevo appena incrociato gli sguardi della Canton e di Campedelli, rinviando con un dito indice che roteava e dicendo ad alta voce, tanto in quel concerto di turbine ci si sentiva solo col megafono, che sarei passato dopo a salutarli per fare quattro chiacchiere.

Ricordi Craig? Era sabato 13 aprile 2019. Ancora di Covid-19 e di lockdown non ne avevamo sentito parlare. I rally italiani erano sì corti, ma non come quelli attuali. Eravamo sul Lungomare delle Nazioni a Sanremo. Avresti dovuto correre con la Skoda Fabia del Metior Team, ma avevi un problema: ti mancava una scuderia per iscriverti alla gara. L’hospitality in cui ti eri rintanato era a fianco a quella di Simone Campedelli e Tania Canton, con cui alla fine tu e Paul vi sareste giocati la gara. Sanremo ti piaceva. Ti gasava. E soprattutto ti trovavi in quella fase in cui la tua carriera era in bilico e tu eri disposto a giocarti il tutto per tutto per recuperare quel posto nel Mondiale che sentivi tuo, ma che non era più tuo. Ti eri ritrovato escluso dal WRC per cause non dipendenti da te. Il problema non erano le tue capacità. Eri rimasto a piedi in un momento in cui i sedili erano già occupati e tu non eri assolutamente il migliore sulla piazza, seppure hai sempre navigato tra i migliori.

Stavo cercando Jean Baptiste Franceschi, correva con una Skoda Fabia della Sportec. Avevo appena incrociato gli sguardi della Canton e di Campedelli, rinviando con un dito indice che roteava e dicendo ad alta voce, tanto in quel concerto di turbine ci si sentiva solo col megafono, che sarei passato dopo a salutarli per fare quattro chiacchiere. Era il primo pomeriggio e neppure tanto caldo di una vigilia di primavera. Non ci vedevamo dal Rallylegend e non eri sorridente come al solito. Un mio maccheronico “How are you Craig?” e un tuo italianissimo “Forse non corro, non ho la scuderia” a cui ha fatto seguito un mio “Non preoccuparti, vediamo di sistemare, prima devo trovare JB Franceschi e poi troviamo Chiaramello di Meteco e vediamo cosa si può fare”.

E in realtà mentre cercavo JB mi torna in mente che la tua preoccupazione era motivatamente maggiore della mia, così ritrovo rapidamente Luciano Chiaramello che stava per andare a pagare le iscrizioni dei suoi piloti, gli spiego la tua situazione e in meno di 5 minuti vi mettete d’accordo con una stretta di mano. E soprattutto, tu avevi ritrovato il sorriso. Dopo un’ora eri iscritto al Rallye Sanremo con il numero 4, scuderia Meteco Corse e gommato Michelin. Al via di quella gara, il Rally Targa Florio 2012 sembrava lontano, tranne che per te. Sembrava lontano un’eternità.

Avresti disputato anche il Rallye Sanremo 2021, cercando di perdere proprio alla fine, ma un Collegio dei commissari sportivi attento ti avrebbe restituito quello che il team Hyundai stava provando a toglierti con un palese gioco di squadra in favore di Andrea Crugnola. Saresti arrivato fino al Rally Targa Florio 2022 pur di portare la coppa del secondo posto lì dove perse la vita il tuo iniziale compagno di avventura nel Mondiale Rally, Gareth Roberts, ucciso fatalmente da un guard rail. Hai parlato al suo fantasma, hai brindato al suo fantasma e a lui hai lasciato quella coppa. È stato un gesto commovente, un gesto di amicizia pura e semplice, che sicuramente ti ha sbloccato a livello psicologico. Quindi hai lasciato Ford M-Sport per tornare in Hyundai, dove ti aveva fatto approdare Andrea Adamo e dove ti ha richiamato Thierry Neuville, memore dell’ottimo lavoro che avevi fatto in precedenza.

Ce l’avevi fatta. Eri ormai rientrato in pianta stabile nel giro delle corse che contano. Eri tornato ad essere un pilota ufficiale tifato e amato in tutto il mondo. Eri di nuovo al centro delle attenzioni di tutti i media. E intanto, avevi perfezionato il tuo italiano in modo strepitoso, ci parlavi della tua passione per le auto storiche da rally. Passione che accomunava te e tuo papà. Insomma, adesso finalmente potevi solo tentare di diventare il numero 1 oppure il numero 2. Eri volato in Croazia, a Lobor, ad una cinquantina di chilometri dalle ultime due prove speciali dell’ultima tappa del Rally di Croazia, dove saresti tornato al volante della i20 Rally1 evoluta ed aggiornata. Eri carico e gasato. Pronto di nuovo a giocarti il tutto per tutto. Come hai sempre fatto. Finché non hai trovato quella maledetta staccionata…

Sul numero di maggio di RS troverete anche un voluminoso dossier dedicato alla Fiat Uno da rally. Pagine con storie e immagini fantastiche raccontano quello che fu il Trofeo Fiat Uno e altre pagine raccontano di una storia di oggi legata alla Fiat Uno nei rally. La storia di tre ragazzi che hanno 60 anni in tre, quindi 20 a testa e che hanno restaurato e preparato una Fiat Uno con cui uno di loro tre corre abitualmente. Storia di passione, di un sogno che si realizza e di amicizia, ma anche di certezze: i rally univano 40 anni fa e uniscono ancora oggi.

E poi i vari approfondimenti delle gare che abbiamo seguito durante il mese come il Rally di Croazia, il Regione Piemonte, il Rally Due Valli, il Rally Elba, i rally Prealpi Orobiche, Bellunese, Bianco Azzurro, Trofeo Maremma, Casarano, Dolomiti, Camunia, Team 971, Costa Smeralda, Due Valli, Trofeo Maremma e Bianco Azzurro.

Non mancano come sempre le nostre interviste, che questo mese sono state dedicate a Loriano Norcini, Anna Tomasi, Federico Boglietti, Marta De Paoli e Vincenzo Gelfusa. Sul numero di maggio di RS c’è spazio, ovviamente, anche per un doveroso ricordo di Renato Paganini.

Affettuosamente