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Retroscena: il debutto del Pirelli P Zero RA

Pirelli P Zero RA

Ad occhio nudo i fondi della maggior parte dei circuiti di gara sono simili tra loro. Esistono alcune celebri eccezioni – come Sebring negli Stati Uniti, che è famoso per i suoi tratti realizzati in cemento con numerose giunture – ma i circuiti di Formula 1 sono generalmente molto lisci e uniformi, proprio come piace ai piloti. Osservando più da vicino notiamo però un numero sorprendente di differenze: il circuito del Bahrein è noto per la sua superficie molto abrasiva a causa dell’elevato contenuto di granito, mentre il vicino circuito di Abu Dhabi è estremamente liscio.

Durante le corse di rally, tuttavia, le differenze aumentano ancora di più: ad ogni round. La maggior parte dei rally si tiene ovviamente su fondo ghiaioso, anche se alcuni – come i due eventi che si sono tenuti quest’anno, Monte Carlo e Arctic Finland – si svolgono su un fondo di neve e ghiaccio.

Ma considerando solo le gare su asfalto, si nota una grande diversità di superfici, che riflette del resto la varietà di materiali e tecnologie utilizzata per realizzare strade pubbliche in tutto il globo. Spesso i piloti devono affrontare variazioni di fondo nel corso di un singolo rally, a volte anche nel corso di una singola tappa.

Per tradizione, il Rally di Germania ne è un esempio perfetto. In origine l’evento era composto da tre diversi rally tenuti nella stessa regione, per questo il round del Campionato del mondo di rally si svolgeva generalmente in tre diverse giornate con caratteristiche molto diverse: la prima su saliscendi stretti e tortuosi attraverso i vigneti che costeggiano il fiume Mosella, la seconda sui tracciati con pavimentazione in cemento particolarmente abrasiva nella base di addestramento militare Baumholder, ed una terza su percorsi veloci e lineari in aperta campagna.

Ecco perché il rally è la tipologia di sport motoristico più simile alla guida di tutti i giorni: le auto sono simili, come del resto lo sono le strade. Per Pirelli, specializzata nella produzione di pneumatici per vetture da strada ad elevate prestazioni, il rally rappresenta un’importantissima opportunità di ricerca e sviluppo nel mondo reale.

La Croazia e il ritorno dell’asfalto

I rally su asfalto rappresentano una grande sfida per i piloti, per gli ingegneri che mettono a punto le vetture e per il partner esclusivo per la fornitura di pneumatici, che dal 2021 in poi è Pirelli, assegnando alla società un ruolo di primissimo piano come fornitore esclusivo per le gare di rally.

Quest’anno il Service Park si è trovato ad affrontare un’inedita sfida interamente su asfalto in occasione del primissimo Rally di Croazia del Campionato del Mondo Rally. Le variazioni del fondo sembravano essere la difficoltà maggiore durante questo rally. Secondo gli organizzatori, i piloti dovevano affrontare sei diversi tipi di asfalto nel corso di 20 prove. Alcuni tratti sono molto abrasivi e consumati, mentre altri sono appena posati e lisci. Il feedback emerso da test precedenti all’evento e dall’esperienza degli anni passati suggeriva anche che alcuni tratti potevano essere ingannevolmente scivolosi, a causa del tipo di pietra utilizzata nella costruzione.

Dopo le condizioni invernali che si sperimentano di consueto in occasione del Rally di Monte Carlo, quella della Croazia è stata la prima competizione della stagione ‘puramente’ su asfalto, corsa su strade (relativamente) regolari. Per questi rally, Pirelli ha sviluppato il nuovo pneumatico P Zero RA con mescole dure e morbide. La mescola dura è ideata per gestire le prove più lunghe e le temperature più elevate, mentre la mescola morbida è ideale per temperature più fredde e fondi più scivolosi. Questo pneumatico presenta tutti gli attributi di elevata prestazione tipici di un P Zero per pista o strada, in combinazione alle specifiche caratteristiche ottimizzate per il rally.

Questione di aderenza al fondo stradale

Siccome le condizioni meteorologiche possono cambiare improvvisamente nel bel mezzo di una gara e i piloti devono guidare in tutta sicurezza le loro auto su strade pubbliche, uno pneumatico per rally non può essere così liscio come per le gare su circuito. Il battistrada è asimmetrico, con due scanalature longitudinali incise nella parte interna dello pneumatico per favorire il drenaggio dell’acqua in caso di pioggia, mentre la parte esterna piatta del battistrada aumenta al massimo il grip e la stabilità laterale negli angoli. Fattore fondamentale per favorire la velocità e quindi il successo è la possibilità di trovare il giusto compromesso tra gomma e drenaggio sul battistrada, e la mescola ideale.

Questo è ciò su cui Pirelli ha lavorato duro nel corso della campagna di sviluppo per il Campionato del mondo di rally, ma durante una gara di rally le condizioni sono imprevedibili e in costante cambiamento.

In presenza di bagnato estremo esiste anche uno pneumatico da pioggia dedicato: il Cinturato RW. Quest’ultimo presenta un battistrada simmetrico con scanalature più profonde per eliminare l’acqua stagnante e ridurre il rischio di aquaplaning – essenziale in caso di pioggia veramente abbondante. Una vettura da rally può portare fino a sei pneumatici: quattro sull’auto e due di ricambio nel baule.

Per questo a volte i piloti scelgono una vasta gamma di pneumatici per poter affrontare tutte le potenziali condizioni: tuttavia, due pneumatici slick e due rain, per esempio, sarebbero difficilmente una soluzione ottimale in circostanze normali. Per i piloti, però, avere anche solo due pneumatici rain, nell’eventualità di un temporale incredibilmente forte, è sempre meglio che non averne nessuno. Il rally è improvvisazione.

Oltre che in Croazia, l’ultima gamma di pneumatici da asfalto di Pirelli sarà presente anche in occasione di altri due eventi del Campionato del mondo di rally di questa stagione, in Belgio e Giappone, per non parlare della Spagna – che torna come competizione totalmente su asfalto con le sue famose gare su circuiti super lisci, dopo essere stato un rally su fondo misto nei precedenti decenni. Tutti questi rally potrebbero essere tra i più emozionanti della stagione. Il fondo ghiaioso potrebbe essere quello predominante durante il Campionato del mondo di rally, ma sull’asfalto il margine è ancora più sottile…