Rally Messico, Seb Ogier: ‘Non vedo l’ora di poter dare finalmente il massimo’
Prima prova su terra della stagione 2019 del Mondiale Rally, il Rally del Messico vedrà Sébastien Ogier con Julien Ingrassia e Esapekka Lappi con Janne Ferm, gli equipaggi ufficiali di Citroën Total World Rally Team, affrontare le temperature torride e le strade ad alta quota dei dintorni di Leon, con la ferma intenzione di conquistare il terzo podio consecutivo in tre gare. In un appuntamento così sui generis, dalle caratteristiche (caldo e altitudine) uniche e impossibili da riprodurre in Europa, l’esperienza è fondamentale. Con sette successi in quattordici edizioni in WRC, record per i costruttori, Citroën Total World Rally Team ha accumulato una notevole esperienza in America centrale.
Con Sébastien Ogier e Julien Ingrassia, quest’anno la squadra potrà contare anche sui secondi migliori performer in questo rally per quanto riguarda i piloti, con quattro vittorie, di cui l’ultima lo scorso anno. Il team francese ha quindi ottime ragioni per essere ottimista, tanto più che il primo giorno di gara i vincitori del Rally di Monte-Carlo saranno terzi alla linea di partenza, posizione ottimale per ottenere il massimo dalla C3 WRC. Secondi in Svezia, Esapekka Lappi e Janne Ferm saranno quinti in ordine di partenza, e potranno contare su piste con meno ghiaia rispetto ai primi, per compensare il deficit di esperienza. Sempre più in sintonia con la C3 WRC, i finlandesi vogliono continuare a migliorare e a ottenere punti importanti, scegliendo probabilmente un approccio più prudente.
Vincitrice per la prima volta in Messico nel 2017, alla sua terza gara, la C3 WRC ha dato prova delle sue qualità in questo appuntamento anche l’anno scorso, con un podio (terzo posto) e il maggior numero di migliori tempi, con otto scratch. Per prepararsi a questa edizione e perfezionare ulteriormente le regolazioni, gli equipaggi hanno avuto a disposizione due giorni di prove su strada nel sud della Spagna, in condizioni simili a quelle previste per il weekend.
‘Andiamo in Messico con l’obiettivo di confermare l’ottimo inizio di stagione e salire un’altra volta sul podio, anche perché Sébastien e Esapekka hanno posizioni di partenza molto interessanti, visto che l’aderenza su queste strade migliora progressivamente. Sappiamo che i giochi possono essere completamente stravolti in questa prima prova su terra della stagione, soprattutto per le particolari sollecitazioni meccaniche, legate all’altitudine e al caldo, ma è un terreno su cui abbiamo sempre ottenuto ottimi risultati, e abbiamo dato ancora una volta il massimo per arrivare con la migliore preparazione possibile’, ha spiegato Pierre Budar, Direttore di Citroën Racing .
‘Abbiamo avuto a disposizione due giornate di prova prima della gara, su strade che rappresentavano abbastanza bene le difficoltà che ci aspettano. Siamo stati fortunati con il meteo, perché ha fatto molto caldo, anche se ovviamente non come in Messico. Dopo un Rally di Svezia complicato, dove non abbiamo potuto esprimerci, non vedo l’ora di cominciare la gara per poter dare finalmente il massimo. Le strade sono molto belle ma bisognerà comunque fare attenzione ai secondi passaggi, sempre impegnativi per la meccanica, soprattutto perché l’altitudine non solo riduce la potenza ma complica il raffreddamento’, ha aggiunto Sébastien Ogier, che corre per la decime volta in Messico, dove ha vinto quattro volte:2013, 2014, 2015 e 2018.
Esapekka Lappi ha concluso spiegando: ‘I test effettuati in Spagna mi hanno permesso mi sentirmi ancora più a mio agio sulla C3 WRC, lavorando su quanto abbiamo fatto in Svezia. Ora il feeling è davvero ottimo. Detto questo, so che la mia esperienza in Messico è davvero limitata, con una sola partecipazione nel 2018 oltre alle ricognizioni del 2017. Vista la situazione, arrivare nella top 5 sarebbe un ottimo risultato per me. L’ordine di partenza ci darà un vantaggio sui primi ma spetterà a noi sfruttarlo al meglio. Su queste strade bisogna essere puliti ed efficaci, dato che si perdono un centinaio di cavalli ad alta quota’.