,

Il Rally du Touquet a porte chiuse e ”soli” 170 km

Rally Le Touquet

Dopo quasi un anno dall’inizio della pandemia di Covid-19, il mondo del motorsport sta ancora pagando a caro prezzo gli effetti di questa crisi sanitaria. Infatti, a distanza di un mese e mezzo dal Rally du Touquet (19-20 marzo), primo appuntamento del Campionato Francese Asfalto, gli organizzatori sono stati costretti a rivedere alcuni dettagli riguardo la gestione dell’evento per permettere il regolare svolgimento della gara.

Nella giornata di ieri il presidente del comitato organizzativo, Jean-Marc Roger, è intervenuto per spiegare che le restrizioni imposte dal coprifuoco (ricordiamo che in Francia scatta alle ore 18) hanno spinto l’organizzazione a rivedere il chilometraggio e a prendere la decisione di far svolgere il rally senza la presenza del pubblico.

“Siamo d’accordo sul fatto che il Rally du Touquet potrà svolgersi dopo un incontro con il sottoprefetto di Montreuil e in particolare con la gendarmeria.” Ha dichiarato Roger. “Tutto ciò potrebbe cambiare a seconda dell’evoluzione della pandemia. Questo fine settimana abbiamo rivisto l’intero evento, poiché avevamo in programma il rally storico con la partenza il venerdì intorno a mezzogiorno, e con un giro di prove in notturna e rientro intorno alle 22/23. Ciò non è possibile, visto che attualmente siamo in un periodo di coprifuoco”.

La giornata di venerdì prevedeva la disputa di ben sei prove speciali per un totale di 108,90 km, ma come confermato dallo stesso Roger, il percorso rimarrà invariato anche se le prove subiranno un anticipo a causa delle restrizioni imposte dal governo francese.

“Abbiamo rivisto l’intero percorso, anche se il programma di gara del venerdì resterà invariato e farà fede a ciò che avevamo programmato. L’unica cosa è che la prima vettura partirà alle 6 del mattino, ovvero la VHC (Véhicule Historique de Compétition). L’ultima macchina farà rientro, se tutto va bene, alle 17:37, poco prima del coprifuoco. Abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità per permettere il regolare svolgimento delle prove. Abbiamo l’autorizzazione per far partire le auto della direzione gara prima delle 6 del mattino, perché altrimenti non sarebbe stato possibile”.

Il sabato era prevista la disputa di cinque prove speciali da ripetersi due volte per un totale di 110,82 km, ma per rispettare i vincoli imposti dal coprifuoco gli equipaggi non affronteranno il secondo giro di prove.

“Per la giornata di sabato abbiamo dovuto fare qualche piccola modifica, non potevamo fare altrimenti. Partiremo verso le 6:00 e la prima macchina rientrerà verso le 13:00. Ci saranno cinque prove speciali, ma sfortunatamente affronteremo solo il primo passaggio. Non era una scelta che volevamo fare ma non era possibile effettuare un secondo passaggio sulle prove. Purtroppo dobbiamo sacrificare il percorso completo, che rappresenta 50 km di rally. Eravamo partiti da una base di 220 km, ora sono 167/168 km”. Altro che in Italia, dove queste lunghezze farebbero paura (a tanti della federazione, ma non certo ai preparatori) anche in tempi normali.

Non arrivano buone notizie nemmeno per gli appassionati, visto che la gara si svolgerà senza la presenza di pubblico e che, come visto a MonteCarlo, la gendarmeria francese non va troppo per il sottile. “Da oggi il rally sarà senza spettatori, ovvero a porte chiuse. Ci impegniamo a mettere in atto molta sicurezza per il pubblico in modo che non possa venire all’evento. In cambio, stiamo lavorando con FFSA e partner esterni per trasmettere live un paio di prove sui social network. Canal sarà sempre presente per la cronaca di fine tappa. La gendarmeria vigilerà sull’evento per multare le persone presenti. Non abbiamo altra scelta”.