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Radio Rally va a trovare Lorenzo Sardelli

Questa settimana, Radio Rally è con Lorenzo Sardelli

Una puntata fuori dall’ordinario, densa di emozioni nel ricordo di uno dei piloti che hanno scritto pagine importanti nel contesto rallistico toscano. Le telecamere di Radio Rally hanno fatto visita a Lorenzo Sardelli, un pilota che non ama definirsi “figlio d’arte” ma che, forte del suo bagaglio genetico, si è presentato al catrame delle “piesse” con l’autorità di un veterano.

L’incontro tra il nostro Gabriele Michi ed il giovane driver è avvenuto all’aria aperta, negli spazi divenuti testimoni della complicità con il padre Nicola. I rally, la Mitsubishi Lancer Evo IX ma anche l’aeromodellismo: questo il collante che ha cementato il rapporto tra padre e figlio portando Lorenzo Sardelli a ritagliarsi – con il radiocomando tra le mani – un ruolo di primo piano a livello mondiale.

Con le vetture da rally ha iniziato invece a dialogare nel 2016. Ad accendere il fuoco della passione è stata una serata condivisa con il padre, su un kart. “Riuscii a tenerlo dietro, di conseguenza si vide costretto ad acconsentire alla mia richiesta di staccare la licenza”. Da quel momento, Lorenzo Sardelli ed i rally non si sono più lasciati.

L’esordio sulla Renault Clio RS e, nel 2018, la scoperta della Peugeot 208 R2, sulle strade che hanno caratterizzato la carriera rallistica di Nicola Sardelli. Conferme, sulla 1600 “erre”, come il quinto posto assoluto al Rally Alta Val di Cecina, teatro che lo ha visto esordire al volante della vettura. Una stagione, l’ultima affrontata, che lo ha portato a “sperare” in una convocazione da parte della scuola federale, prerogativa rimandata a data da destinarsi.

Gli elicotteri radiocomandati – “quelli veri sono a motore, dopo vi faccio vedere di cosa sono capace” – ed i rally, uniti da un filo conduttore chiamato sentimento. Un’intervista ricca di contenuti emotivi, con i trofei conquistati dal padre messi in bella mostra al fianco degli aeromodellini. Parole alle quali ha fatto seguito una vera e propria esibizione con quelli che definisce “i suoi balocchi”. “Sono un ragazzo a cui piace correre in macchina e giocare con gli elicotterini” ha minimizzato, davanti ai microfoni di Radio Rally. Alla fine, ci ha fatto vedere davvero di cosa è capace. Resterete a bocca aperta.