Radio Rally racconta il Rally Val d’Orcia fra Travaglia, Fanari…
Il ritorno di Renato Travaglia, la corsa al titolo Raceday e la terra toscana. Di motivi per aver respirato la polvere della Valdorcia ce ne sono stati anche fin troppi. Le telecamere di Radio Rally hanno testimoniato l’ennesima bagarre, raccogliendo emozioni e sensazioni sia in prova speciale che tra i paddock del parco assistenza. Una gara che ha raccontato tanto, vinta da un Andrea Smiderle che ha fatto leva sulle potenzialità della sua Ford Fiesta WRC facendo sentire muscoli e voce ai diretti avversari.
Quelli con la A maiuscola, perché Francesco Fanari e Renato Travaglia sono stati tutto fuorché spettatori, provando a fare loro la gara fino all’ultimo metro, con la fotocellula che ha costretto la direzione gara a tirare in ballo la discriminante, i tempi fatti registrare nella prima prova speciale. Un terzetto al comando – costantemente – qualche repentina uscita di scena, Luca Hoelbling su tutti e due giovani che hanno avviato la stagione con il giusto piglio. Perché Jacopo Trevisani e Tommaso Ciuffi, alla loro prima rispettiva esperienza su Hyundai I20 e Peugeot 208 R5, hanno fatto alzare i pollici regalando spettacolo.
Di tutto, di più, per potersi godere un servizio che non ha badato all’orologio. Cronaca, interviste dopo ogni giro di speciali ed una chiacchierata con Alessandra De Bianchi, a fare il punto sul campionatone dei traversi. Qualcuno ha coniato il motto “chi terra gode”. Così è stato a Radicofani, sotto lo sguardo severo di Ghino di Tacco.