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Pirelli dà la colpa alla pressione bassa e alle strade rovinate

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Pirelli liquida le accuse dei piloti, rafforzate poi da alcune parole dei team manager durante gli scambi di informazioni con i giornalisti. La Casa milanese di pneumatici spiega che alcune delle delaminazioni e delle forature subite da Lappi, Breen e Tänak sono il risultato di una scelta dei piloti di tenere la pressione degli pneumatici troppo bassa. E non solo…

Secondo gli uomini Pirelli le accuse avanzate da team e piloti sulla robustezza dei loro pneumatici sono da liquidare. Solo Kalle Rovanpera ha ammesso di aver forzato troppo la mano e di non essere stato particolarmente equilibrato nella gestione dei suoi pneumatici, effettuando una rotazione e finendo per trovarsi con due gomme nuove e due distrutte. Ma a quel punto era troppo tardi.

Tutti gli altri piloti hanno messo sotto accusa il nuovo prodotto di Pirelli, che però ha risposto liquidando le accuse dei piloti, rafforzate poi da alcune parole dei team manager durante gli scambi di informazioni con i giornalisti. La Casa milanese di pneumatici, proprio in merito alle tre vetture di Tanak, Lappi e Breen, ha spiegato tramite il responsabile delle attività rally, Terenzio Testoni, che alcune delle delaminazioni e delle forature subite da Esapekka Lappi e Craig Breen di Hyundai insieme al leader del rally di M-Sport Ford, Ott Tänak, altro non sono che il risultato di una scelta dei piloti che hanno tenuto la pressione degli pneumatici troppo bassa.

Terenzio Testoni ha spiegato: “Riguardo agli episodi accaduti nella terza giornata del Rally di Svezia, dopo i nostri accertamenti risulta che ci sono state, in alcuni casi, pressioni delle gomme molto inferiori all’arrivo rispetto a quanto consigliato in partenza. Non avevamo mai visto pressioni degli pneumatici così basse fino ad oggi. Va anche detto che, nel pomeriggio, le condizioni della strada erano completamente diverse dalle condizioni ottimali del mattino. Le prove erano senza ghiaccio, sporche e dure, decisamente inadatte per pneumatici chiodati. Questa situazione è stata la causa della foratura subita da Tänak sulla PS14, appena tre chilometri dopo la partenza”.

Testoni, quindi, indica anche il riscaldamento delle temperature e lo scioglimento del ghiaccio come un altro problema. E non solo. Getta acqua gelida sul fuoco chiarendo che non è stata l’alta velocità delle strade svedesi a creare questo problema. “Le alte velocità, d’altra parte, non hanno alcuna rilevanza sulla tenuta delle gomme. Se avessero rilevanza, ci sarebbero stati problemi anche al mattino, invece nulla”.