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Oliver Solberg: ”Respiravamo gas di scarico da due giorni”

Oliver Solberg, rally MonteCarlo 2022

Oliver Solberg ha alzato bandiera bianca al “Monte”. Si è arreso subito dopo la fine della prima speciale dell’ultima giornata. Stava male. Troppo male. I gas di scarico gli entravano in auto e lui li aveva inevitabilmente respirati a polmoni pieni. Il piccolo Solberg, attaccato da chi non c’era a MonteCarlo e criticato aspramente dal compagno di squadra Neuville, non ce la faceva più.

Ha tentato di resistere alle vertigini e al dolore che gli spaccava il petto, ma il giovane svedese ad un certo punto ha dovuto dire basta. Non si sentiva più in grado di continuare. Erano giorni che il povero Oliver respirava gas di scarico (o comunque non meglio chiariti fumi all’interno dell’abitacolo). Il giorno prima aveva già pensato di fermarsi dopo la terza prova speciale, lamentando mal di testa, occhi doloranti e generale difficoltà di concentrazione e respirazione.

“Abbiamo iniziato questa giornata con un po’ di speranza. Il nostro obiettivo era quello di accumulare più chilometri possibile in macchina. Il team e anche noi volevamo solo guidare e divertirci. Ero settimo sulla PS14, ma dopo la speciale abbiamo concordato con il team di ritirarci dalla macchina perché non ci sentivamo bene a causa dei problemi di fumo che avevamo ormai da due giorni. Il weekend è stato lungo e difficile, ma sono contento di quello che ho fatto. Anche se è stato tutto complicatissimo, abbiamo avuto delle buone prestazioni e dei momenti speciali. Ci sono sempre aspetti positivi da ricordare, non ci solo solo quelli negativi. Un grazie di cuore anche alla squadra, le giornate sono state lunghe e la loro dedizione è fantastica. Insieme, come squadra, continueremo a spingere e a lavorare per migliorare la prossima volta!”.