M-Sport in caduta libera, Millener deluso o disperato?
Così non resta che piangere. O almeno sfogarsi, parlare di delusione, per non nominare la crisi. E si, perché la crisi fa paura, la crisi offre delle opportunità di cambiamento e Malcolm Wilson potrebbe anche pensare di cambiare lui, così per aggiungere ipotesi ad ipotesi. Sta di fatto che a fine gara, Millener non rideva affatto.
Ford M-Sport non ne azzecca una. Ogni gara è un tuffo nel vuoto, soldi spesi dai piloti paganti per fare un giro sull’autoscontro. Il team manager Richard Millener lo sa e da tempo si è reso conto di avere una squadra di carta che corre controvento. Al posto di ammettere gli errori strategici commessi nel comporre la squadra, ci gira intorno, mentre cerca il filo per cucire la toppa. Ma il buco è grande. Troppo.
Così non resta che piangere. O almeno sfogarsi, parlare di delusione, per non nominare la crisi. E si, perché la crisi fa paura, la crisi offre delle opportunità di cambiamento e Malcolm Wilson potrebbe anche pensare di cambiare lui, così per aggiungere ipotesi ad ipotesi. Sta di fatto che a fine gara, Millener non rideva affatto.
“Nel complesso, è stato un weekend deludente per noi come squadra. Abbiamo dimostrato di avere il ritmo e il potenziale per un podio, ma alla fine non si è concretizzato (per l’ennesima volta, ndr). L’unica cosa buona che ci portiamo dietro dalla Finlandia è che abbiamo un’auto che è va più forte, cosa che Craig ha evidenziato con le sue prestazioni”. Peccato che Craig, poi, sia finito forte contro un sasso e la sua gara sia finita lì. Certo, ha fatto più chilometri di Oliver Solberg, ma è una magra consolazione in una corsa suicida.
“Anche Jari Huttunen ha fatto un debutto rispettabile per la sua prima volta in assoluto su una Rally1 ed è stato in grado di completare la gara senza commettere errori (non fosse che la vettura lo ha letteralmente boicottato per le prime due tappe, ndr). Il prossimo rally è Ypres, sappiamo di avere un’auto da asfalto competitiva, quindi dobbiamo concentrarci e puntare su quella gara”. E speriamo che basti concentrarsi…
Gus Greensmith è contento per il giro sulla giostra e tramite comunicato stampa fa sapere: “Al mattino non avevamo la velocità e penso che dipendesse principalmente da me, ma nel pomeriggio abbiamo fatto degli ottimi progressi durante il fine settimana. Mi sto davvero divertendo a guidare e non vedo l’ora di portarla in Belgio”. Lui si starà divertendo, ma intanto la formazione iridata Ford non sta facendo una bella figura.
E dicasi la stessa cosa per quanto riguarda Adrien Fourmaux: “E’ un peccato che abbiamo avuto qualche problema al venerdì, ma abbiamo avuto un ritmo interessante durante il resto della gara. È stato divertente guidare questa vettura in questo rally, ci sono stati alcuni aspetti positivi che non vediamo l’ora di migliorare nei prossimi rally”. Anche in questo caso vale la pena ricordare che non si corre nel Mondiale Rally per divertirsi. Si corre per vincere. Per essere i migliori del mondo. E forse è giusto pensare che l’ufficio comunicazione di Adrien non sapesse proprio cosa scrivere.
Deluso è anche Craig Breen: “Abbiamo concluso bene il weekend grazie alla power stage, ma ovviamente sono deluso dal risultato complessivo. Il nostro passo è stato buono, avremmo voluto rimanere in lizza per il podio ancora un po’, ma purtroppo è andata così. Non vediamo l’ora che arrivi Ypres ora, è un rally completamente diverso dato che siamo di nuovo sull’asfalto”.
Unghie che stridono sui vetri anche nelle dichiarazioni di Pierre-Louis Loubet. “È deludente finire l’evento in questo modo, ma a volte va così. Per la nostra prima volta qui in Finlandia su un’auto da Rally1, nel complesso non è andata così male. Ora stiamo guardando al Rally di Grecia, che penso sarà migliore”.