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L’Inno boliviano commuove Marquito Bulacia al Tuscan Rewind

Meteco Corse schiera il Marquito Bulacia nel CIRT

Marco Bulacia continua a scrivere la storia dell’automobilismo boliviano, diventando campione 2020 del Campionato Italiano Rally Terra. Nonostante le battute d’arresto dovute all’interruzione delle gare per sei mesi, il pilota boliviano di Meteco Corse è stato autore, in ogni gara, di ottime prestazioni nella stagione. Ora è atteso al Rally di Monza, nell’ultima gara del Campionato del Mondo Rally, dove può diventare campione del mondo nella categoria WRC3.

Gli organizzatori toscani hanno elogiato Marquito Bulacia, che onestamente tra i piloti in gara era il più “gettonato” per interviste e firmare autografi. In tutti i sensi, Bulacia è il pilota straniero che ha sorpreso tutti gli italiani, favoriti compresi. Un’altra curiosità: Bulacia è salito due volte sul podio in Toscana, quindi, per protocollo, ha ascoltato due volte l’inno boliviano.

“Ho quasi pianto quando ho sentito l’inno nazionale sul podio – afferma Marquito -. Si vedono ora i grandi risultati del lavoro che stiamo facendo da un anno con la mia squadra. Comunque, in Toscana abbiamo festeggiato, ma domani iniziamo a preparare il rally mondiale di Monza, che è il nostro obiettivo finale per diventare campioni del mondo”.

Il giovane pilota di Santa Cruz ha riferito che essere essere tornato in Bolivia per poter stare con la sua famiglia e con i suoi amici ha influenzato molto la sua prestazione in Italia. E si è visto. “Era importante andare a casa e vedere la famiglia e gli amici. In tutto questo tempo ho pensato agli errori da correggere e credo di essere riuscito a migliorare. L’ho notato nel test che ho fatto quando sono tornato perché ho capito che il mio stile di guida era diverso. Avevo bisogno di staccare”.