Intervista, Matteo Gamba: “Il Rally di Monte Carlo regala sempre delle grandi emozioni”
Il pilota bergamasco si ripresenterà al via della gara monegasca al volante della Skoda Fabia Rally2 Evo del Team Balbosca. Al suo fianco ci sarà il cuneese Nicolò Gonella.
L’attesa sta per finire e ormai manca sempre meno al via della stagione 2023 del WRC, la quale si aprirà come di consueto con il mitico Rally di Monte Carlo, in programma dal 19 al 22 gennaio. Anche quest’anno non mancherà la presenza di alcuni equipaggi tricolori e tra questi ci sarà nuovamente l’esperto Matteo Gamba. Il pilota bergamasco ha da sempre dichiarato come il rally monegasco sia tra i suoi preferiti, potendo annoverare la partecipazione a ben cinque edizioni nelle quali è sempre riuscito a ben figurare grazie al suo pesante piede destro e alla sua intelligenza tattica. Infatti nella mente degli appassionati e degli addetti ai lavori è ancora ben scolpita l’impresa del 2014, quando con la Peugeot 207 S2000 riuscì ad agguantare un fantastico nono posto assoluto e due piccoli punticini iridati.
Per affrontare la 91°edizione Gamba si affiderà alla Skoda Fabia Rally2 Evo del team Balbosca con la speranza di migliorare il risultato dello scorso anno. Sul sedile di destra troveremo il giovane, ma già esperto, Nicolò Gonella.
Negli ultimi anni hai preso il via a diverse edizioni del rally monegasco acquisendo un bagaglio di esperienza utile per affrontare le mille insidie del Monte. Quali sono le sensazioni che si provano nel partecipare ad una gara così prestigiosa e ricca di fascino?
“È sempre bellissimo. Quando si lascia la pedana di partenza a Monte Carlo si provano delle sensazioni che sono davvero uniche e poi è una gara che mi piace tantissimo. Non a caso nel 2023 sarà la mia sesta partecipazione, l’unica cosa spero ci sia un po’ più di neve perché lo scorso anno si è corso su fondo completamente asciutto. A questo proposito mi dispiace non poter disputare la “Saint Geniez-Thoard “perché in questa prova di solito si trova parecchia neve, anche se confido nel Turini visto che si trova a 1600 m”.

Trattandosi di una gara in cui le condizioni del fondo mutano repentinamente, su quali aspetti un pilota deve lavorare maggiormente per poter ambire ad un risultato di prestigio?
“Sicuramente bisogna prestare particolare attenzione alla strategia di gara. In Italia siamo abituati a partire subito al 100% perché le prove sono molto corte e quindi si mantiene un ritmo elevato fin dall’inizio. Il secondo aspetto fondamentale riguarda il lavoro svolto con i ricognitori. Quest’ultimi sono davvero preziosi perché percorrono le speciali qualche ora prima del nostro passaggio per correggere le note e annotare eventuali cambiamenti.”
Proprio questa cura minuziosa dei dettagli ti ha permesso in passato di toglierti diverse soddisfazioni al Monte Carlo. Impossibile non ricordare il nono posto finale ottenuto nell’edizione 2014 con la Peugeot 207 S2000 di Balbosca.
“Quell’anno a farla da padrone erano state la pioggia e la neve, e si trattavano di condizioni che a me piacciono molto. Sicuramente è stato difficile per tutti, però il risultato ci ha sorpreso perché alla vigilia mai avremo pensato di terminare nei primi dieci. Bisogna dire che si è rivelata importantissima la decisione di impostare una condotta di gara intelligente che ci ha consentito di sfruttare i passi falsi dei piloti che disponevano di vetture nettamente superiori alla nostra Peugeot 207. A questo va inoltre aggiunto il merito di aver fatto sempre la scelta giusta di pneumatici.”

Guardando il percorso del Rally di Monte Carlo 2023 possiamo dire che non ha subito particolari variazioni rispetto a quello dello scorso anno. Secondo te quali prove potranno giocare un ruolo cruciale per determinare la classifica finale?
“Penso che la seconda prova del giovedì, la Cabanette-Col De Castillon, con il buio sarà veramente tosta. Per me è un po’ inedita perché non l’ho mai fatta, se non una parte che era stata utilizzata nel 2019. A questa aggiungerei anche la PS di Ubraye-Entrevaux, la quale potrà giocare un ruolo determinante essendo una prova di quasi 22 km. Oltre alle insidie delle singole prove bisognerà fare anche i conti con il meteo, perché una nevicata nel corso della prova può fare veramente selezione. Fortunatamente ho avuto modo di affrontare queste prove già lo scorso anno, quindi di base parto con un livello di esperienza abbastanza buono.”
Per quanto riguarda il pacchetto a tua disposizione, come dice il proverbio “squadra che vince non si cambia”.
“Si esatto. Anche quest’anno sarò al via con la Skoda Fabia del Team Balbosca gommata Pirelli. Al mio fianco avrò nuovamente Nicolò Gonella con il quale si è ormai instaurato un ottimo rapporto. Sul fronte ricognitori invece ci affideremo sempre a Sandro Sottile e Sergio Morabito”.
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