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Il Rally Italia Sardegna guarda al ventennale

ps monte lerno

Per celebrare il ventennale Tiziano Siviero si è inventato una inedita versione della prova più celebre dell’evento che sfiora i 50 chilometri, destinata ad entrare nella storia del Rally d’Italia e con ogni probabilità anche in quella del WRC 2023.

Alla pubblicazione della Rally Guide 1 il mondo del rallismo nazionale ed internazionale ha subito posto grande attenzione al percorso del Rally Italia Sardegna 2023. La manifestazione organizzata dall’Automobile Club d’Italia quale sesto round del FIA World Rally Championship 2023 in programma dall’1 al 4 giugno, festeggia quest’anno i suoi primi vent’anni e lo farà anche con un itinerario di grande fascino.

A catalizzare l’attenzione è senza dubbio l’inedita versione della speciale di “Monte Lerno” che nel disegno voluto da Tiziano Siviero per questa edizione memorabile sfiora i 50 chilometri (quasi un record visto che nel 2014 c’era stata lunga ben 60 km), una gemma nel percorso della tappa italiana del Mondiale Rally, una prova che si candida ad essere la più lunga dell’intera stagione iridata 2023.

Non poteva essere altrimenti dato che “Monte Lerno” con il suo celebre Micky’s Jump è diventata in questi anni sinonimo del Rally Italia Sardegna, luogo iconico dove ogni anno si riversano decine di migliaia di appassionati. Le foto del salto di Monte Lerno hanno fatto il giro del mondo contribuendo ad accrescere la popolarità dell’evento nel mondo e questa versione da 49,92 chilometri, la seconda più lunga di sempre, aumenterà ulteriormente il prestigio di questo tratto cronometrato.

Il disegno della prova sarà quasi un anello, dato che la speciale parte ed arriva sulle alture sopra Alà dei Sardi. Da questa località, il tratto cronometrato si dirigerà verso Buddusò e Pattada per poi tornare indietro proprio una volta raggiunta la sommità di Monte Lerno: partenza e arrivo sono a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra. Si tratta di una conformazione inedita che riprende ovviamente tratti già percorsi negli anni includendo anche quella che è stata la prova di “Monti di Alà”.

La storia di Monte Lerno tocca ovviamente tutte le edizioni del Rally Italia Sardegna. Originariamente, nelle prime due edizioni, non venne chiamata “Monte Lerno”. Nel 2004 l’attuale prova era di fatto racchiusa in tutte e tre le speciali della tappa del sabato con “Sas Molas”, “Le Sughere” e “Tandalò” anche se la direzione di percorrenza era inversa rispetto ad oggi. Nel 2005 la prova si chiamava “Tandalò” e prese la sua direzione consueta, con salita da Buddusò. Dal 2006 entrò in tabella distanze e tempi con il nome di “Monte Lerno” destinato a rimanere una costante. Solo nelle ultime due edizioni il nome è variato leggermente, riferendosi al territorio attraversato, e la prova ha preso il nome di “Lerno – Monti di Alà” nel 2021 e “Monte Lerno di Pattada” lo scorso anno.

In questa lunga storia la speciale ha avuto tantissimi disegni, da quello mostruoso di 59,13 chilometri del 2014 a quello di appena 11,89 chilometri nel 2010 quando la gara fu valida per l’IRC e non si passò sul celebre salto, sempre presente invece nelle edizioni valide per il WRC. La speciale si è disputata quasi sempre nella tappa del sabato, eccezione fatta per le edizioni 2012 e 2013 e questo aggiungerà pathos a questa versione dato che a dieci anni di distanza si tornerà a proporre la “Monte Lerno” nella tappa inaugurale del venerdì.

Nelle 34 occasioni in cui, dal 2006, si è corsa, Sébastien Ogier detiene il record di vittorie con ben 9 scratch, il primo siglato nel 2013 con la Volkswagen Polo R WRC e l’ultimo nel 2021 con la Toyota Yaris WRC. Sébastien Loeb e Jari-Matti Latvala hanno apposto il loro sigillo cinque volte ciascuno, quattro volte Ott Tänak, tre Thierry Neuville, due Mikko Hirvonen e Paolo Andreucci, quest’ultimo l’unico ad aver vinto a Monte Lerno con una Super 2000. In questa speciale classifica compaiono anche Petter Solberg, Dani Sordo, Mads Østberg ed Esapekka Lappi che hanno vinto la “Monte Lerno” una volta ciascuno.

“Il percorso 2023 è nato con l’idea di unire tradizione ed innovazione – ha commentato Antonio Turitto, General Manager del Rally Italia Sardegna – Tiziano ha disegnato la prima bozza e l’ha proposta alla Direzione Gara coordinata da Lucio De Mori che è rimasto colpito dall’idea. Abbiamo iniziato a lavorare con grande slancio e l’idea di riproporre la Monte Lerno in una versione di quasi 50 chilometri è davvero elettrizzante. Tutti noi che abbiamo seguito l’evolversi di questa gara dobbiamo riconoscere che Monte Lerno rappresenta tanto del lavoro che è stato svolto in questi anni. Tutte le volte che passiamo sul Micky’s Jump è un’emozione: la macchina punta il cielo e per un attimo non si vede altro che l’azzurro, solo quando le ruote arrivano sulla sommità del dosso ci si rende conto di cosa c’è dall’altra parte. È un luogo di grande fascino e anche in questo 2023 sarà un bel tributo a quello che il Rally Italia Sardegna ha dato a questo sport in vent’anni di storia”.

Ritorna anche la PS Tantariles

Non solo Monte Lerno da 50 chilometri e il ritorno di Tantariles, la prima tappa del Rally Italia Sardegna 2023, quella del prossimo venerdì 2 giugno, è destinata ad entrare negli annali anche per la prova di Terranova che tornerà a proporre la storica discesa Kitzbühel. Un’altra grande sorpresa nel percorso dell’appuntamento organizzato dall’Automobile Club d’Italia con il sostegno della Regione Sardegna.

Questo tratto richiama per conformazione la ripida pista da discesa libera Streif, celebre tracciato della Coppa del Mondo di sci dal quale ha preso il nome, ed è stato senza dubbio uno dei passaggi più apprezzati da quando il Rally d’Italia si è spostato sull’Isola dei Quattro Mori.

La discesa Kitzbühel, rispetto ad altri tratti come quello di Monte Lerno, non è stata sempre percorsa dato che la speciale di Terranova è stata proposta nel corso degli anni in svariate versioni ed era dal 2014 che il Rally Italia Sardegna non la inseriva nel percorso. La speciale nel suo disegno 2023 parte non distante dalla SS389 tra Monti e Alà dei Sardi ed arriva alla discesa dopo un tratto in falsopiano. La parte in pendenza inizia dopo una sinistra in mezzo a delle rocce molto scenografiche dove usualmente si assiepano gli appassionati colorando questo passaggio come una piccola arena. La discesa è vertiginosa su un fondo che unisce terra e pietre e quindi anche molto tecnico.

“Si tratta di una prova dal grande fascino – ha commentato il Direttore di Gara Lucio de Mori – che in origine venne disegnata insieme all’allora capo del Cantiere Forestale insieme ai suoi uomini. Il lavoro di tracciamento dei percorso è stato quasi sempre condiviso con il personale delle Foreste Demaniali e dei Cantieri Forestali che data la grande esperienza del territorio hanno anche proposto idee che non di rado hanno poi trovato attuazione nel disegno delle prove. È sempre stata consuetudine, tra l’altro, nominare le prove con i nomi dei Cantieri o delle Foreste e Terranova ne è un perfetto esempio”.

La speciale sarà inserita nel percorso per la dodicesima volta, una delle più longeve nella storia del Rally Italia Sardegna. Nel primo periodo si corse ininterrottamente dal 2005 al 2014 con l’unica eccezione dell’edizione 2009. Proprio nel 2014 venne suddivisa in due tratti, la Nord e la Sud, per un totale di 32.4km che, ad oggi, resta la versione più lunga. È rientrata nel percorso 2021 e anche quest’anno confermerà la sua tradizione disputandosi nella prima parte del rally come accaduto nella maggior parte delle volte.

Sébastien Loeb resta il re di questo tratto cronometrato con cinque vittorie e sicuramente il suo record non potrà essere eguagliato a breve, dato che i piloti attualmente impegnati nel WRC non si avvicinano a questo palmares. Tre vittorie anche per Jari-Matti Latvala e Marcus Grönholm, due per Juho Hanninen, Sébastien Ogier e Ott Tänak, una per Dani Sordo, Jan Kopecký, Petter Solberg, Mikko Hirvonen, Thierry Neuville ed Elfyn Evans.

Il riconoscimento FIA

Mentre si riducono i giorni di attesa per l’edizione numero 20 in programma dall’1 al 4 giugno prossimi, il Rally Italia Sardegna ha ricevuto un’importante attestazione con la ricezione del Rapporto Tecnico FIA relativo all’edizione 2022.

Il documento, che analizza ogni aspetto dell’organizzazione e gestione dell’evento dal punto di vista tecnico-logistico, ha infatti premiato il round italiano del FIA World Rally Championship con il maggiore punteggio tra i round 2022 a pari merito con il Secto Rally Finland.

Si tratta di un riconoscimento molto importante alla luce del grande sforzo che ACI dedica ogni anno per l’eccellenza in questo cruciale ambito nell’ottica del mantenimento di uno standard elevato all’altezza della massima titolazione internazionale. Il report, stilato in base ai dati raccolti durante il weekend di gara da parte dei tecnici FIA, valuta ogni dettaglio relativamente a verifiche, effettuazione e controlli di pneumatici e pesi, parchi chiusi, technical zones ed altri aspetti legati a logistica, gestione ed organizzazione.

Per ogni sezione viene attribuito un punteggio che alla fine restituisce il valore complessivo dell’evento, risultato che ha confermato il Rally Italia Sardegna al vertice dell’ideale graduatoria. Il fatto che questo documento sia stato confermato nei giorni scorsi non fa altro che spronare la squadra di lavoro a dedicare nuovamente il massimo impegno e dedizione per la ventesima edizione.

“Un riconoscimento davvero molto importante per il Rally Italia Sardegna – ha commentato Antonio Turitto, General Manager Rally Italia Sardegna – che premia prima di tutto il grande lavoro del gruppo dei Commissari Tecnici italiani coordinato da Marco Pacini”.