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Il punto sulla Dakar di Simonato e Berro

Il punto sulla Dakar di Simonato e Berro

Dakar tra sogno e realtà. Il chierese Beppe Simonato e il ligure Claudio Berro sono arrivati a metà di questa edizione 2021 della Dakar Rally. Nella tappa di riposo Simonato ha trovato qualche minuto per raccontare le sue impressioni di questa maratona. Beppe dice che dopo l’avventura dell’Africa EcoRace 2018 mancava dai deserti. “Era ora di ritornare”.

“I pensieri erano tanti e andavano tutti ai camion, alle auto, alle moto, l’indecisione tra AfricaEcorace e Dakar, poi la cancellazione della gara africana porta tutto in un’unica direzione, l’Arabia Saudita il suo deserto, un amico con cui condividere l’esperienza e il Tekne Graelion.

Beppe stava lavorando a vari progetti, tra cui la Dakar, poi vista l’offerta giunta all’ultima ora l’occasione non poteva sfuggire e così, dopo un primo incontro con i compagni di viaggio, che non potevano che essere Claudio Berro, direttore sportivo di numerose case automobilistiche, e il nuovo Graelion quasi strettamente di serie, con circa 200 cavalli e solo con alcune precauzioni di sicurezza.

“E così a fine di dicembre si parte verso il caldo del deserto Saudita, alla volta della Dakar, caldo di giorno, perché di notte “brrrrrrrr”…. un freddo da coperta spessa. Le prime giornate si svolgono tra sdoganamento, preparazione, verifiche e avvio alla partenza. Nel corso della prima metà di gara non abbiamo avuto particolari problemi tranne piccolezze riparate sera dopo sera, visto che il mezzo e dotato a bordo dei principali ricambi e attrezzature”.

“Un problema che poteva rivelarsi grave è stato riparato l’11 gennaio: il ripartitore di trazione ogni tanto faceva i capricci. Ma adesso non dovrebbe più dare problemi. Con Claudio c’è un’intessa perfetta e un giusto equilibrio tra la mia perizia ed esperienza di guida e la sua grande esperienza e il suo altrettanto grande intuito sulla navigazione”.