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Guerra politica sulla Ronde di Calascibetta: tutti contro

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Carmelo Lo Vetri, consigliere comunale di Calascibetta, ci ha inviato il resoconto scritto dell’incontro infuocato dei giorni scorsi in comune tra maggioranza e opposizione. Di seguito pubblichiamo la narrazione del politico siciliano, che ha avuto premura di informare la cittadinanza e la stampa su ciò che sta accadendo a Calascibetta.

L’annullamento della Ronde di Calascibetta continua a generare malcontento e malumori. La questione è stata affrontata e approfondita in consiglio comunale, dove sono letteralmente volati gli stracci, con i partiti di minoranza scatenati nel cercare di scoprire la verità su questo annullamento.

Era una gara o una manifestazione amatoriale? Era Uisp, Aics o cosa? Qualcuno ha sbagliato in buona fede? E chi? Qualcuno doveva vigilare e non lo ha fatto? E chi? Sono tanti gli interrogativi posti, mentre la ricettività, i ristoranti e i B&B sono rimasti al palo ed economicamente danneggiati. Danneggiati si sono sentiti anche Borsa-Berra, finiti su una locandina di una manifestazione che alla fine rischiava di essere una competizione abusiva. L’equipaggio piemontese rappresentato in foto sulla locandina ha diffidato gli organizzatori per l’utilizzo di una loro foto, ma ormai era troppo tardi perché le locandine erano già state diffuse. Danneggiato si è sentito il fotografo della foto in questione. Anche se, alla fine di tutto, i più danneggiati in termini di immagine sono stati i cittadini e l’amministrazione comunale. I primi hanno perso l’opportunità di avere una gara in città, l’amministrazione comunale invece ha fatto una figura molto discutibile.

Carmelo Lo Vetri, consigliere comunale di Calascibetta, ci ha inviato il resoconto scritto dell’incontro infuocato dei giorni scorsi in comune tra maggioranza e opposizione. Di seguito pubblichiamo la narrazione del politico siciliano, che almeno ha avuto premura di informare la cittadinanza e la stampa su ciò che sta accadendo a Calascibetta.

ronde calaascibetta
Ronde Calascibetta

“Io faccio la padrona, ha urlato l’assessore Maria Rita Speciale durante il Consiglio Comunale nel quale ha mostrato di non avere i nervi saldi e gli argomenti giusti per difendersi – scrive Lo Vetri -. Morale della favola la manifestazione agonistica del 18 e 19 Marzo, nonostante l’Assessore allo Sport garantiva di avere tutte le autorizzazioni richieste, è stata annullata 24 ore prima dal tavolo tecnico convocato in prefettura”.

“Fortunatamente – ha dichiarato Carmelo Lo Vetri – a Calascibetta ci sono ancora molti uomini e donne liberi, anche tra coloro che hanno votato per la maggioranza. L’assessore dovrebbe chiedere scusa ai cittadini anche per questo. Arriveranno mai queste scuse?”

“Già nelle prime battute, la Spedale ha riconosciuto di aver usato in maniera impropria il termine “Rally” su Facebook, creando false attese. Ha parlato del nulla osta ricevuto della prefettura, e dell’ordinanza della questura per il piano di sicurezza. Ha detto di essere stata accusata di avere supinamente firmato il verbale senza fiatare. Per Lei sottoscrivere il verbale significa certificare la rispondenza tra quanto si è detto e quello che è stato trascritto: non significa essere d’accordo. Ha omesso di dire che tra l’ordinanza della questura e il tavolo tecnico c’è una nota del sindaco, che non voleva prendersi la responsabilità rimettendo tutto in discussione. Soprattutto ha dimenticato di precisare che il verbale recita così: “Tutti i partecipanti, all’unanimità, esprimono parere contrario allo svolgimento della manifestazione”, compreso Lei che firmando ha di fatto riconosciuto i suoi errori. Gli interventi dei rappresentanti dell’Aci, Ingrà e Gagliano, hanno messo in evidenza tutte le falle del Comune e dell’organizzazione. È emerso che l’Aci aveva tentato una mediazione con l’Assessore e con la Dirigente mettendosi invano a disposizione. Ma l’Assessore ha snobbato le indicazioni del delegato Aci. La prefettura e la questura, inizialmente avevano dato il via libera sulla base dell’impropria dichiarazione “ludico ricreativo amatoriale” ricevuta dal Comune, ma non appena l’Aci ha dimostrato il carattere agonistico, le autorizzazioni sono state ritirate”.

Carmelo Lo Vetri ha chiesto alla dirigente dell’area amministrativa, nonché comandante dei VV.UU., in base a quale analisi e normativa, avesse scritto che si trattava di manifestazione non agonistica. “La dr.ssa Dello Spedale Venti – scrive Lo Vetri – ha cercato di arrampicarsi sugli specchi, rispondendo in modo disordinato alle domande ricevute e ha mostrato tutta la superficialità con cui è stata gestita la comunicazione con gli altri enti che rilasciano le autorizzazioni a manifestazioni del genere”.

Il consigliere comunale ha chiesto anche al dirigente dell’Area Tecnica, dato il virgolettato dell’Assessore allo Sport sui giornali che ringraziava gli uffici comunali per il lavoro svolto, se fosse stato coinvolto nella Ronde Città di Calascibetta. “Quest’ultimo ha risposto con un secco “no” dimostrando così che l’Assessore ha dichiarato frottole alla stampa”, prosegue Lo Vetri. Durante la seduta si è notato anche l’intervento di Salvo Dello Spedale La Paglia, che ha evidenziato come la prefettura che prima aveva concesso il nulla osta, abbia convocato il tavolo tecnico solo dopo la risposta del Sindaco che rifiutava di assumersi la responsabilità sulla verifica delle condizioni di sicurezza, richieste dalla questura di Enna.

“Il sindaco, durante quest’ultimo intervento abbandonava la seduta senza salutare né i presenti né gli ospiti esterni intervenuti. Ha riconfermato l’atteggiamento tenuto in Prefettura quando ha lasciato tutti di stucco andando via subito.
Non sono mancate le pesanti frecciate di Salvo Dello Spedale al Dirigente dell’Area Amministrativa per l’uso equivoco del condizionale del verbo “sembrare”. Un dirigente che è pagato profumatamente non può utilizzare l’espressione ‘sembrerebbe’, ma deve avere il coraggio di scrivere se è o non è una manifestazione ludico ricreativa indicando la normativa”. Infine, Peppe Di Franco ha posto la domanda che in molti aspettavano: “Se l’amministrazione non voleva prendersi la responsabilità, perché quindi non affidare il tutto all’Aci, federazione legittimata dalla legge, al posto di accusarla di indebita ingerenza?”