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Dakar Rally, Tappa 6: Al-Attiyah e il karma di Audi

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Sesta tappa della Dakar da dimenticare per Audi che vede andare KO sia Sainz che Peterhansel, mentre in casa Toyota si festeggia con un Al-Attiyah in versione monstre.

La tappa numero sei della Dakar 2023, quella che portava i concorrenti da Ha’il a Riyadh, di 877 km (di cui 466 di prova speciale), per Audi è stata un’autentica Caporetto. Il team tedesco ha infatti dovuto issare al cielo una doppia bandiera bianca e dire praticamente addio (salvo miracoli) alle già residue speranze di portare a casa la vittoria tra le auto.

Il team con base a Ingolstadt, maledirà a lungo il chilometro 212 che ha visto cadere sia Sainz che Peterhansel, coinvolti in due differenti incidenti. Più serie le conseguenze dell’uscita di strade di “Monsieur Dakar” e del suo co-pilota Edouard Boulanger, quest’ultimo è stato infatti trasportato in elicottero in ospedale per accertamenti per via dei dolori che avvertiva alla schiena, motivo per cui il ritiro dell’equipaggio francese è definitivo.

Nessun danno fisico, ma tanti danni materiali per l’Audi RS Q e-tron E2 di Carlos Sainz e Lucas Cruz, gli spagnoli erano fermi in attesa del camion assistenza del Team Audi, per loro le speranze di vincere la Dakar 2023 finisco qui. Altro pilota che vorrà scordare al più presto questa giornata è Yazeed Al-Rajhi, il saudita è rimasto fermo a lungo al chilometro 216 per noie meccaniche alla sua Toyota Hilux del team Overdrive.

Giornata positiva per il leader della gara, il qatariota Al-Attiyah che vince anche la tappa odierna è mette una prima seria ipoteca sulla sua quinta vittoria alla Dakar. Il pilota di casa Toyota, precede di circa tre minuti e mezzo un redivivo Sébastien Loeb (BRX) e di nove minuti il compagno di squadra, il sudafricano Henk Lategan. La top cinque è completata dal francese Guerlain Chicherit che chiude quarto e dal lituano Vaidotas Zala.

Nella generale il qatariota comanda le operazioni con oltre un’ora di vantaggio sul compagno di squadra Henk Lategan e sul sorprendente “rookie” brasiliano  Lucas Moraes, anche lui al volante di una vettura di casa Toyota. Quarta piazza per un’altra vettura del marchio nipponico, quella di Giniel De Villiers attardato di un’ora e quarantaquattro minuti da Al-Attiyah. Quinta posizione l’unica Audi ancora in gara (in attesa di capire se Sainz ripartirà oppure no), quella dello svedese Mattias Ekstroem, continua invece la lenta rimonta di Sébastien Loeb che risale fino al sesto posto, ma il suo distacco dalla prima posizione è di quasi due ore.