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Dakar: il terzo capitolo della storia nel trentesimo Paese

Carlos Sainz velocissimo nella Dakar Rally

Dopo tre decenni in Africa e un altro in Sud America, la Dakar si sta dirigendo verso il suo terzo capitolo in Arabia Saudita. Toyota e Mini tornano a combattere per il trionfo. Fernando Alonso fa il suo debutto, ma con una grande incognita, la vittoria non dovrebbe sfuggire a uno dei piloti del trio Nasser Al-Attiyah (Toyota), Stéphane Peterhansel (Mini) e Carlos Sainz (Mini), con Giniel de Villiers (Toyota) in agguato.

Originariamente concepita come una gara di endurance che collegava Parigi e Dakar, la gara che è nata dal sogno di Thierry Sabine si è evoluta in una delle più grandi sfide “motorizzate” del mondo, sia meccaniche che fisiche e mentali. Inizialmente nella remota Africa e dal 2009 in Sud America, questa volta i concorrenti scriveranno il terzo capitolo della storia della Dakar, l’Arabia Saudita, il più grande Paese arabo.

Diverse centinaia di concorrenti provenienti dai quattro angoli del pianeta stanno convergendo per dare vita alla grande maratona di due settimane e l’Arabia Saudita sarà il trentesimo Paese diverso a ospitare l’evento. Dopo tre decenni in Africa e 11 anni in Sud America, la Dakar dovrebbe rimanere almeno cinque anni in Arabia Saudita.

La vastità del deserto saudita attende i migliori piloti tout terrain del mondo, in un evento in cui la velocità, ma essenzialmente la navigazione, svolgerà un ruolo importante, fondamentale. I concorrenti dovranno affrontare dune di 250 metri, su un percorso che avrà circa 7.500 chilometri, di cui 5.000 cronometrati.

Per i concorrenti e le squadre il percorso è un foglio bianco e le tappe sono più lunghe rispetto agli ultimi 11 anni in Sud America, quindi questa è una sfida completamente nuova per sotto tutti i punti di vista. Una nuova avventura per 350 concorrenti che prenderanno il via da Jeddah: 170 motocicli, 133 auto e SSV e 47 camion.