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CIVM: ”Un fraintendimento” e nessun responsabile ad Alghero (VIDEO)

achille lombardi alghero

Cos’è successo durante la cronoscalata Alghero Scala Piccada 2023, prova inaugurale del Campionato Italiano Velocità Montagna? Come mai un prototipo ha percorso un centinaio di metri in contromano mentre sopraggiungeva a tutta velocità il prototipo del campione Simone Faggioli? Di chi sono le responsabilità?

“Un fraintendimento”. Qualcosa di simile ad un “non ci siamo capiti” è quanto starebbe alla base dello sfiorato frontale tra Lombardi e Faggioli accaduto nel corso della cronoscalata Alghero Scala Piccada 2023, prova inaugurale del Campionato Italiano Aci Sport di Velocità Montagna, che ha già fatto scattare l’allarme sicurezza nelle cronoscalate italiane.

Il video che pubblichiamo in apertura di servizio è quello originale, senza tagli, che ci è stato inviato riservatamente da un nostro lettore, e mostra come Achille Lombardi, con il prototipo numero 3, si sia girato in un tratto di strada in cui era difficile fare manovra per rimettersi nella giusta direzione. Quindi inizia piano piano a scendere. Poi arriva un commissario. La gente urla “lascialo”, “spingete”. E’ panico…

Arriva un prototipo che rallenta all’ultimo secondo e si sfiora il frontale solo grazie all’abilità del pilota. Passano interminabili secondi e Lombardi è ancora lì fermo in tiro frontale al successivo prototipo, che purtroppo nessuno pensa di fermare. Non si sente cosa i commissari e il pilota si dicono, ma si sente che la gente urla “vai, vai”. E si vede che Lombardi parte in contromano, proprio mentre sta sopraggiungendo a tutta velocità il prototipo di Simone Faggioli, che da ottio campione vede le bandiere e rallenta. Santa Salita non si è girata di spalle neppure stavolta e l’abilità del campione italiano ed europeo (che intanto bisognava fermare, alla luce del mancato frontale di qualche secondo prima) ha evitato che accadesse il peggio.

Alle 16.50, il collegio dei commissari sportivi verga a tripla firma, Zeiman Marietta (presidente), Fiorangela Negrimani e Masina Palitta, la decisione numero 5: “Durante la gara 2, la vettura numero 3 tra le postazioni 32 e 33 perdeva il controllo della stessa finendo in testa-coda. La stessa percorreva un tratto in senso inverso a quello di gara”. Così è scritto. Nel documento si parla di presunta violazione dell’articolo 8, secondo paragrafo del Regolamento del CIVM 2023, ma la decisione è “non luogo a procedere”. E sapete perché?

Ce lo spiega la lettura della motivazione per cui si è deciso di non fare assolutamente nulla: “Alle ore 16.45 (in 5 minuti si ascoltano pilota e commissari si decide, si scrive cosa si è deciso, lo si controlla e lo si firma, ndr) sono stati ascoltati sia il concorrente/conduttore numero 3 Lombardi Achille sia gli ufficiali di gara presenti alla postazione numero 33. A causa di un fraintendimento verbale tra il pilota e gli ufficiali di gara la vettura numero 3 effettuava un tratto di strada nel senso inverso a quello di gara per andare verso la postazione numero 32 al fine di raggiungere un luogo sicuro. Per questi motivi il Collegio decide di non imputare nessuna colpa al concorrente sopra citato”.

documento alghero

Nel documento non c’è un cenno alle due sfiorate tragedie che il video invece mostra chiaramente, non c’è un cenno al fatto che nessuno abbia bloccato le due vetture che sopraggiungevano ad altissima velocità e che hanno evitato solo per miracolo Achille Lombardi. Non c’è un cenno al mancato utilizzo della bandiera rossa. Non c’è un cenno al fatto che la retromarcia del prototipo di Lombardi non si inserisse (qualche metro più su c’era uno slargo sicuro, come ci hanno riferito dei testimoni sul percorso). Non c’è cenno su eventuali esiti di controlli effettuati sulla vettura numero 3 (sono stati effettuati?). Non c’è un cenno a cosa è stato riferito dai commissari alla direzione di gara e non c’è un cenno a cosa il direttore di gara abbia detto ai commissari.

Sia chiaro, noi non vogliamo dare colpe a nessuno, tantomeno al pilota, non è questo il nostro lavoro che si ferma al diritto di cronaca e di critica, ma riteniamo altresì che le responsabilità si sarebbero potute cercare meglio e con maggiore attenzione: 5 minuti (16.45 iniziano ad ascoltare tutti e 16.50 è firmata la decisone scritta) crediamo non possano essere sufficienti a svolgere un’indagine approfondita. Noi non ne saremmo capaci.

In tutta onestà, la vicenda ci appare troppo grave per restare senza un responsabile. In un periodo come questo, in cui il termine “sicurezza” viene utilizzato come una sciabola per contrastare determinate manifestazioni di determinati enti di promozione con segnalazioni frequenti alle forze dell’ordine, la sicurezza nelle gare Aci Sport deve essere impeccabile, deve essere un esempio per tutti.

Cosa fare, dunque? Potrebbe essere il caso di creare un team di commissari esperti che si occupino solo delle gare di CIVM, piuttosto che di CIR o di altri Campionati Italiani (un po’ come già avviene da anni dal calcio alle bocce). Potrebbe essere il caso di fare maggiore formazione e prevedere corsi di aggiornamento per i piloti che corrono con determinate vetture e per gli ufficiali di gara. Potrebbe essere il caso di avere più commissari. O, forse, potrebbe essere il caso di avere meno gare e più sicurezza, se i commissari sono davvero pochi e spesso anche senza esperienza. Anche in questo caso non spetta a noi elaborare una ricetta miracolosa, ma siamo certi che una situazione del genere non deve più ripetersi in nessun contesto sportivo.