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Cir 2019: Ford Italia Racing guarda Ucci, Basso, Campedelli e Dalmazzini

Paolo Andreucci ora è corteggiato anche da Ford Italia Racing

Il tormentone Cir 2019 è ormai una partita a scacchi imprevedibile e alle battute finali e – dopo gli annunci del pensionamento della Peugeot 208 T16 e del ritiro di Skoda Italia dai rally, a cui è seguita la scelta di Riccardo Scandola di vendere le Fabia R5 al Power Car Team – il mercato piloti a molti è sembrato indecifrabile. Niente di più sbagliato. Molte Cassandre si sono fatte annunciatrici di disgrazie, prevedendo un Campionato Italiano Rally povero, sull’orlo della miseria sportiva, addirittura mono-Costruttore e con un campione già nominato: Luca Rossetti.

Lo ripetiamo, niente di più sbagliato. Per fortuna, giornalisti più quotati ed esperti rispetto a diversi improvvisati blogger hanno dispensato diverse ipotesi, molte delle quali assolutamente plausibili e con un minimo di fondamento. E poi c’è chi nega qualunque evidenza e, per comodità, aspetta i comunicati stampa ufficiali. Veline da sbandierare come fossero uno scoop. Ecco, la vera confusione è solo questa. Peccato che praticamente tutti si siano dimenticati di Ford Racing Italia. Infatti, cosa farà la squadra che ha intascato il titolo tricolore Marche 2018? RS e oltre anticipa le intenzioni della squadra italiana. Ma si tratta di rumors (verificati ma sempre rumors) e, con una variabile impazzita come Ucci, ancora è tutto possibile.

La struttura guidata (gli ottimi risultati parlano da soli) dal team manager Valentino Giorgi è fresca del titolo Costruttori vinto da pochi mesi e, fino ad ora, è stata silenziosamente alla finestra ad osservare. Giorgi si è accorto che, attualmente, sul mercato ci sono disponibili dei ‘pezzi da 90’. E allora: perché fare passi falsi e affrettati? Questo hanno pensato, con ogni probabilità, in Ford Italia Racing. Adesso, la filiale italiana del Costruttore americano è quasi pronta. E nonostante i vertici dell’azienda si tengano, comprensibilmente, le bocche ben cucite è praticamente certo che i piloti che stanno guardando sono tre, quelli che piacciono sono quattro. Quello che ancora non sanno è quanti sedili possono rendere disponibili…

A chi sta ammiccando Ford Italia? Chi gli piacerebbe avere al volante della Fiesta RS R5 per difendere il titolo contro l’attacco certo di Citroen Italia con una C3 svezzata ma ancora da sviluppare concretamente sulle PS italiane? Il Costruttore, come era inevitabile che fosse, sta guardando con serio interesse Giandomenico Basso e Simone Campedelli. E come under, visto che è tradizione di Ford Italia avere un vivaio? In questo caso piace Andrea Dalmazzini. E qual è il problema?

Il problema è che Paolo Andreucci deve decidere cosa vuol fare da grande. Perché? Perché Ucci piace anche ai vertici di Ford Italia, che non esiterebbero un istante a valutare la possibilità di correre con lui, visto che correre con Ucci significa anche trovare più facilmente sponsor. Ecco perché diciamo che l’undici volte campione italiano rally è la variabile impazzita che ha reso la situazione del Cir 2019 tanto incerta. Insomma, tutti lo cercano e tutti lo vogliono. Peugeot Italia sarebbe persino disposta a disputare il Cirt 2019 con lui e con la obsoleta 208 T16 (ipotesti improbabile). Max Rendina, Loran, DP Autosport e Skoda Motorsport (Mlada Bolesav, per intenderci) sono pronte ad accordarsi con Ucci, oppure in alternativa con Giandomenico Basso. Ma ora anche Ford Italia Racing getta l’esca, invitando alla propria corte Paolo e la sua dolce metà, Anna Andreussi.

Inevitabile che, così corteggiato, Paolo Andreucci si prenda tutto il tempo per decidere quale tuta indossare, scelta non facile se si considera che il “nostro” è ormai identificato come il pilota del gruppo Psa Italia. Quello che è certo, a questo punto, è che anche altri piloti interessanti come Andrea Crugnola e Giuseppe Testa siano disponibili per correre seriamente nel Cir 2019 con qualche squadra ambiziosa. Ed è certo che Simone Campedelli, invece, resta ancora nell’orbita Ford. In particolare, il driver lombardo, cioè Crugnola sta cercando accordi e sembra a buon punto. Da non dimenticare, come detto all’inizio, che ora le Skoda di Riccardo e Umberto Scandola sono state vendute a Power Car Team e quindi le ritroveremo con ogni probabilità nel Campionato Italiano.

A proposito, cosa farà Scandola? Come accennato nei giorni scorsi potrebbe cercare accordi con Volkswagen Motorsport per correre con la Polo R5, considerato che la Hyundai i20 R5 della Friul Motor è disponibile solo come vettura clienti (cosa che è stata sottolineata a più riprese dall’ingegnere Andrea Adamo, a capo della struttura sportiva della Casa coreana) e che gli Scandola hanno una struttura in grado di gestire da sola una vettura da assoluta al pari delle squadre ufficiali. E non solo un pilota in grado di competere per un titolo nazionale nei rally italiani. E c’è ancora una certezza: la smentita a quelle Cassandre che volevano un Cir 2019 povero…