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Tempo scaduto, Cozzula non perde la speranza

Cozzula in gara al Costa Smeralda

La scadenza del 31 dicembre è arrivata e la federazione sportiva Aci Sport non ha replicato alla richiesta di rivalutazione del parere negativo espresso nel maggio 2018. Le speranze di una soluzione positiva della vicenda sono flebili, ma non per Francesco Cozzula che non si arrende “davanti a un’ingiustizia di tale portata”. Francesco attende ogni giorno che qualcosa si smuova. Intanto, il Coni, che è il massimo organo in Italia, ha detto che nulla si può fare, perciò si attendono le risposte da parte della presidenza del Consiglio e del Presidente della Repubblica che si sono impegnati a capire questa situazione.

“Da segnalare con il pennarello rosso l’inspiegabile silenzio da parte delle istituzioni locali, a partire dal presidente del Consiglio Regionale sardo, per poi passare al presidente della Giunta regionale e infine all’assessore allo Sport”, scrive Francesco. Sui social continua il supporto a Cozzula, in tanti sono sbalorditi per ciò che faceva e in molti non conoscevano la sua particolare abilità. Per questo vogliamo riservare le prossime righe nel raccontare cosa ha fatto Francesco Cozzula, i suoi piloti e la squadra di amici che a ogni gara hanno permesso a Francesco di gareggiare nei rally nonostante la sua disabilità.

Francesco esordisce nei rally nel 2005 e da lì al 2017 gareggia in sessantanove rally, nazionali e internazionali. Partecipa a cinque gare del WRC, tra cui una tappa in Spagna. Corre in Austria, in Germania, in Slovenia e in Francia. Sedici sono state le volte che Francesco non è giunto al traguardo e solo due per uscita di strada. Cinquecentoventinove sono le prove speciali affrontate da Cozzula e i suoi piloti per un totale di 6.996,53 chilometri. Quindici sono state le vittorie di classe, sei le vittorie di Gruppo e una vittoria assoluta.

Nel 2010, dopo il brutto incidente durante il Rally del Goceano al rientro dopo due mesi dall’infortunio, ha vinto con il pilota Gianni Piras il Challenge Rally Nazionale Nona Zona. Nel 2015, infine, giunge primo al Rally Italia Talent, il format ideato da Renzo Magnani e sostenuto dalla federazione sportiva nazionale Aci Sport e della federazione sportiva internazionale Fia, ma proprio perché Francesco non aveva la licenza internazionale, tolta nel 2013, non ha potuto prendere parte alla tappa Italiana del WRC.

Nell’ambito sportivo automobilistico Francesco è anche “ufficiale di gara: segretario di manifestazione, organizzatore di gare e istruttore Aci Sport per il rilascio della prima licenza di conduttore”. Insomma, non di certo pizza e fichi.