,

Cancellazioni a raffica di rally in Belgio: è la politica

Punto dell'incidente Rally Condroz

Strage di rally in Belgio, una ritorsione del Governo per le conseguenze dell’ultimo e non assolutamente il primo, incidente mortale del Condroz Rally. Dopo Clavier e Hannut, in Belgio viene annullato anche il Rally Sprint di Marchin per decisione del collegio municipale.

Il collegio municipale, dopo aver cancellato ogni speranza degli organizzatori dei rally Clavier e Hannut, si fa fuori anche il rally di Marchin. Un’ecatombe di rally in Belgio per ritorsione dell’incidente del Condroz Rally, dove alcuni manifestanti si erano sistemati in zona vietata (non si sono voluti spostare nonostante le segnalazioni del commissario, almeno 5) e sono stati travolti dall’uscita di un’auto. Ecco l’ennesimo caso in cui la maleducazione di alcuni tifosi in mezzo agli appassionati causa la morte di una manifestazione. In Italia, oltre ad un certo pubblico, invece il problema sono le ricognizioni abusive.

Tornando in Belgio, negli anni l’Automobile Club Marchin ha visto progressivamente scomparire le sue varie manifestazioni nonostante si sia impegnato e speso con generosità per dar vita ai suoi eventi. Il problema è che, da diversi anni ormai, alcuni politici cercano di far scomparire l’automobilismo nella zona di Marchin.

Gary Depaye, membro dell’Automobile Club Marchin ha definito la manovra come un tentativo di “Spazzare via l’Automobile Club locale e i suoi membri con un semplice rovescio. L’automobilisimo è una rendita finanziaria per altri club o associazioni che stanno scomparendo e per le imprese locali. La vita sociale di Marchin sarà ridotta alla noia in futuro. Siamo sempre stati aperti al rafforzamento della sicurezza. Ce n’è bisogno. Non arriveremo mai a 0 rischi, ma possiamo avvicinarci, lasciamo che siano i professionisti della sicurezza a curare questi aspetti”.

Incidente Rally Condroz 2022
Incidente Rally Condroz 2022

Il sindaco di Marchin, Adrien Carlozzi ha detto: “La questione dell’automobilismo è arrivata sul tavolo del consiglio comunale il 30 gennaio. La decisione finale spetta in linea di principio al Sindaco, ma da diversi anni la questione è rimessa al parere del consiglio comunale. Un gruppo di lavoro è stato organizzato in precedenza presso il consiglio. Spiace che gli eletti, loro stessi responsabili del MAC di Marchin e quindi “difensori” dell’automobilismo cittadino, non si siano presentati nonostante fossero stati convocati. Questi stessi eletti che, anche ieri, durante il consiglio hanno taciuto… Insomma, si è soppesato il bilancio tra vantaggi e svantaggi dell’organizzazione e il consiglio si è espresso a larga maggioranza contro l’organizzazione. In qualità di sindaco, non mi discosto dalla decisione dell’organismo democratico comunale per eccellenza. Detto questo, la decisione è una moratoria solo per il 2023. L’automobilismo a Marchin deve indubbiamente reinventarsi per garantire, in particolare, una sicurezza ottimale per tutti. Certo il rischio 0 non esiste e gli organizzatori sono molto attenti all’aspetto sicurezza ma allo stato attuale il controllo del pubblico e il rispetto delle regole restano dati incontrollabili che allontanano il livello di rischio dallo zero. Bisogna saperlo sentire e adattarsi per far coincidere il piacere dell’automobilismo con la convivenza (tranquillità e sicurezza). La legislazione relativa allo sport automobilistico risale al 1997 e al 2003 e i leader del rally o della politica hanno da tempo chiesto insieme al Ministro dell’Interno un adeguamento di queste normative, che consentirebbero di impostare un quadro meno vago su un soggetto tuttavia capitale. La volontà locale non è quella di “uccidere” l’automobilismo a Marchin, ma di sensibilizzare i vari livelli locali, regionali e federali che questo sport deve indubbiamente reinventarsi”.

Sebbene la stagione non sia ancora iniziata nel campionato ASAF, il calendario è già stato mutilato con chirurgica cattiveria con diversi eventi annullati. Questo fa temere anche per l’organizzazione dello stesso Condroz Rally di fine stagione e causa di questo terremoto politico.