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Asi al voto per la presidenza: sfida Scuro-Verzera

asi rally meeting

Scaduto il quadriennio della presidenza, è iniziata la corsa per guidare l’Automotoclub Storico Italiano – ASI. Due i candidati in lizza: il presidente uscente Alberto Scuro e il vicepresidente anch’esso uscente Antonio Verzera. Le elezioni si svolgeranno il prossimo 15 aprile.

Sarà l’Assemblea Ordinaria dei Delegati ad eleggere il nuovo Presidente di Asi – Automotoclub Storico Italiano – il prossimo 15 aprile a Torino. Ed è iniziata la corsa tra i due candidati: Alberto Scuro, Presidente uscente, e Antonio Verzera, attuale Consigliere e Vice Presidente

L’ASI è un pezzo di storia del nostro paese: è la federazione, costituita nel 1966, per la conservazione ed il recupero di qualsiasi veicolo a motore che abbia compiuto vent’anni. Parliamo di vere e proprie “macchine del tempo”, per usare una definizione di Alberto Scuro, che nel saluto di fine anno ha richiamato i valori dell’associazionismo “un interesse diffuso che aggrega le persone e il nostro modello di associazionismo è basato su passione condivisione e impegno sociale. Elementi che dal sempre animano la grande famiglia di ASI”.

Una famiglia composta da 285 club federati e 55 club aderenti e circa 152.000 appassionati di veicoli storici. Questi anni sono stati cruciali per ASI. La sida della sostenibilità ambientale dei veicoli storici (evidentemente realizzati in peridi in cui le emissioni non erano un tema per l’industria automobilistica) è stata la protagonista di numerose iniziative. Tra queste la traduzione del vademecum “Guida Fiva per l’utilizzo responsabile dei veicoli storici sulle strade di oggi”, la collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e il più recente protocollo “Impatto Zero” che prevede l’applicazione dello standard di gestione per l’organizzazione sostenibile di eventi (ISO 20121) alle manifestazioni per veicoli storici. Oltre a questo anche un vademecum per gli associati e gli appassionati che si avvicinano al mondo del motorismo storico.

L’Assessore Marnati, durante la cerimonia delle premiazioni di Asi Meeting 2023, con evidente riferimento a questa “guerra” dichiarata da Aci ad Asi ha evidenziato che “Le istituzioni devono prendere consapevolezza, come fatto in Piemonte, che il patrimonio motoristico tutelato da ASI è indispensabile alla valorizzazione del turismo, della cultura e dell’economia dei territori. I veicoli storici sono come monumenti e come tali è giusto vadano tutelati, nel loro caso anche in tema di libera circolazione.”

In tema di beni culturali anche l’intervento di Ivan Drogo Inglese, che il 19 aprile porterà il motorismo storico – rappresentato da ASI in seno agli Stati Generali del Patrimonio Italiano – al Ministero della Cultura per presentarlo come asset identitario del Paese. Successivamente, sempre al fianco di ASI, parteciperà alla consegna ufficiale delle “Targhe Oro” alle Lancia Flaminia Presidenziali che l’Automotoclub Storico Italiano ha certificato per il Quirinale.

Uno degli scogli più pericolosi per il motorismo storico di domani è la demonizzazione dell’auto e la crescente tendenza della politica a “Limitare la libertà della mobilità individuale”, come ha osservato Gian Luca Pellegrini. “Fino a qualche decennio fa l’auto era vista come un valore positivo. Tra movimenti ideologici contrari, spinta all’elettrificazione, mortificazione del parco circolante datato da parte delle istituzioni, l’auto sta scomparendo dalla cultura popolare e giovanile. Queste pressioni rischiano di vanificare il lavoro di enti come ASI. Per questo non bisogna adagiarsi sulle piccole vittorie a breve termine ma bisogna continuare a sforzarsi per far contemplare i veicoli storici solo ed esclusivamente come beni artistici e culturali. E poi implementare la passione, l’amore e l’irrazionalità nel tutelare il bello come fa ASI”.

Guardando al futuro quali saranno le sfide che impegneranno l’associazionismo storico? Tra i punti del programma di Verzera c’è una maggiore vicinanza ai Club e al territorio, formazione dei giovani e coinvolgimento delle donne nel motorismo storico, riapertura del dialogo con l’ACI per costruire un percorso comune anche a livello istituzionale.

“La visione chiara delle necessità di coordinamento interno e le carenze dovute anche all’evoluzione dei tempi sono gli obiettivi primari – ha dichiarato Verzera a margine della riunione territoriale di presentazione e confronto con la regione Piemonte, che si è svolta ad Asti – Ogni singolo aspetto gestionale della Federazione deve essere pensato e messo in atto solo per il reale aiuto ai Club federati. Ogni attività deve essere d’ora in avanti a sostegno di quanto i Club svolgono sul territorio, rappresentando l’ASI da oltre 50 anni”.

Il programma di Alberto Scuro e della sua listaASInsiemeè articolato su 12 punti, tra cui spiccano i sodalizi, fondamentali per il rapporto col governo; la formazione, soprattutto dei giovani; la comunicazione e il marketing, ma soprattutto l’istituzione di un tavolo di lavoro tecnico/scientifico con l’obiettivo di delineare le scelte strategiche per il futuro. Una nuova Asi, in sostanza, che si articoli in modo anche strutturale, per meglio governare costi e ricavi: usare metodologie di lavoro che permettano non solo di spendere meno, ma di spendere meglio.

Scuro ha presentato uno a uno i componenti della squadra, tutti con grande esperienza nell’ambito della federazione: la maggior parte sono consiglieri uscenti, più altri componenti che hanno tutti ricoperto ruoli apicali nelle varie commissioni. Il team di candidati consiglieri della squadra di Scuro è composto da Antonino Auccello, Giuliano Bensi, Agnese Di Matteo, Giuseppe dell’Aversano, Marco Galassi, Ugo Gambardella, Carlo Giuliani, Leonardo Greco, Mauro Pasotti, Antonio Traversa, Costanzo Truini e Riccardo Zavatti.

Da Milano il gruppo partirà per un tour di presentazione che toccherà tutte le regioni d’Italia, per illustrare e ricevere consigli e suggerimenti. Uno dei principali obiettivi, infatti, è affrontare la nuova legislatura in armonia con i club federati. Scuro ha affermato: “La consapevolezza dell’importanza del ruolo di Asi, nella tutela di una delle eccellenze per le quali l’Italia è conosciuta in tutto il mondo, è una forte motivazione che spingerà tutti i candidati della mia squadra a impegnarsi al massimo: nei prossimi anni il nostro settore dovrà affrontare sfide impegnative. Tutti i candidati, coniugano alle loro competenze specifiche, una grande passione per il motorismo storico. Il nome del nostro team è ASInsieme: solo con le adeguate sinergie si possono raggiungere i risultati ambiziosi che tutti gli appassionati auspicano”.

Ricordiamo che i club Asi sui territori sono attivissimi: raduni, manifestazioni, sfilate. Sono l’anima visibile, quella che rallegra le domeniche mattina in occasione di eventi locali e nazionali, quella che è sempre festa quando passa un’auto storica con la guida a destra, che ci si scanza con piacere per dare spazio alle signore della strada.