Addio a Carlo Micci, una vita per Ford e le corse
Il giorno di Pasqua se n’è andato Carlo Micci, per tanti anni responsabile delle attività sportive di Ford Italia. Una carriera iniziata scrivendo con le gare di rallycross e conclusa nei rally con Franco Cunico. Passando per un no alla Ferrari che lo voleva come Direttore sportivo
Fino a qualche settimana fa su Facebook parlava regolarmente della situazione italiana, dei piatti che preparava, del suo amato motorsport. Una presenza fissa che era un piacevole appuntamento per chi aveva avuto modo di lavorare con lui in tanti anni di corse ed un’interessante scoperta per i più giovani. Il giorno di Pasqua è arrivato al traguardo della vita Carlo Micci. Aveva 85 anni, essendo nato il 2 settembre 1937.
Una vita da raccontare, quella di Carlo. Legata a doppio filo alle automobili. Erano i primi anni ’60 quando, giovane appassionato di Formula 1, entra in contatto con Marcello Sabbatini che scriveva su Autosprint, testata di cui di lì a qualche stagione sarebbe diventato direttore. Da giornalista di razza quale era, Sabbatini capisce che il giovane Micci ha del talento e così Carlo inizia la sua avventura nel mondo dei motori scrivendo per il settimanale più amato del motorismo italiano. In quegli anni entra in contatto con il mondo romano dell’automobilismo: conoscenze, amicizie, esperienze che torneranno utili in futuro.
Sul finire del decennio accetta l’offerta di Ford Italia per diventare Competition Manager e si lega al marchio dell’Ovale blu, esperienza che – di fatto – segnerà tutta la sua carriera lavorativa. La prima iniziativa che lancia, nel 1970, è il Trofeo Ford di rallycross con le Capri e le Escort che si correvano su piste sterrate. Serie che va avanti per alcuni anni con grande successo anche perchè erano coinvolte le concessionarie locali della Casa americana. Nel frattempo Micci sviluppò anche i trofei in pista per le monoposto di Formula Ford e Super Ford grazie ai quali entra in contatto con Pino Repetto, uno dei più grandi motoristi dell’automobilismo italiano.
Le sue capacità non passano inosservate e nel 1973 Micci viene contattato da Enzo Ferrari che cerca un nuovo Direttore sportivo per la sua squadra. La proposta, ovviamente, non lascia insensibile Carlo che però, alla fine, rimane fedele a Ford Italia. Sul finire degli anni ’70 l’attività di Ford Italia e Carlo Micci si sposta nei rally, dove arriveranno, con le Escort RS2000 ed i motori preparati ad Alessandria da Repetto, titoli di gruppo a ripetizione grazie ad Angelo Presotto e Bruno Bentivogli. Sarà poi il momento di Mauro Pregliasco e dell’Escort XR3 Gruppo N e del trofeo riservato alle Fiesta. Seguiranno gli anni con Vittorio Caneva ed i titoli di Gruppo N ottenuti con Gabriele Folco Zambelli, che si era guadagnato un posto nel team ufficiale grazie al concorso “Ford cerca un pilota” voluto proprio da Micci.
Poi le stagioni con Franco Cunico, prima con la Sierra Cosworth Gruppo N – con cui arriveranno altri titoli in Produzione – e Gruppo A e poi con l’Escort Cosworth.
I funerali si terranno martedì aprile alle 10 nella chiesa di San Giuda Taddeo in via Amedeo Crivelucci a Roma. Alla famiglia di Carlo Micci le condoglianze della Direzione e della redazione di RS.