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Aci Sport fa annullare la ronde in Sicilia: scoppia il caso

ronde calaascibetta

L’organizzatore aveva chiesto i permessi e li aveva ottenuti sia dalla Prefettura sia dalla Questura per una tipologia di manifestazione che da tempo viene organizzata anche in altri Comuni. La ricettività dei B&B e dei ristoranti era attivata, le prenotazioni facevano ben sperare, ma non avevano fatto i conti con l’Aci Sport siciliana, che è intervenuta perché il Codice della Strada (legge dello Stato) glielo consente e ha fatto annullare l’evento.

Era ufficiale da tempo, ormai, Calascibetta avrebbe avuto il suo primo mini-rally sabato 18 e domenica 19 marzo con la Ronde Città di Calascibetta. Tutti si erano adoperati al massimo per la buona riuscita dell’evento, che coinvolgeva anche il Comune e l’Assessorato allo sport.

L’organizzatore aveva chiesto i permessi e li aveva ottenuti sia dalla Prefettura sia dalla Questura. La ricettività dei B&B e dei ristoranti era attivata, le prenotazioni facevano ben sperare, ma non avevano fatto i conti con l’Aci Sport siciliana, che è intervenuta perché il Codice della Strada (legge dello Stato) glielo consente e ha fatto annullare l’evento, facendo andare su tutte le furie i politici e gli abitanti locali e gli appassionati che stavano preparando la trasferta per una giornata ludico ricreativa.

Infatti, nonostante il nulla-osta della Prefettura di Enna e l’ordine di servizio comunicato dalla Questura, è arrivato come un fulmine a ciel sereno il disco rosso di Aci Sport, che ha scritto due note in cui rimarcava come a parer proprio mancassero gli standard di sicurezza, che come è noto in Aci Sport sono spesso eccessivi e assecondano solo un’ansia da disgrazia piuttosto che mettere davvero in sicurezza i punti potenzialmente pericolosi.

I bed and breakfast del piccolo centro siciliano, a detta dei diretti interessati, avevano fatto registrare il pienone con equipaggi iscritti da mezza Sicilia, ma la lettera di Aci Sport ha costretto la prefettura a convocare un nuovo tavolo tecnico per valutare il da farsi. Così, a seguito degli interventi degli organi di sicurezza, presenti il vicario del prefetto, la Questura, i carabinieri e persino la Guardia di Finanza, oltre ai rappresentanti del Comune, all’associazione Gruppo Piloti del Sud e ad Aci Sport, si è arrivati alla determinazione di non autorizzare lo svolgimento della manifestazione.

Grande delusione per tutti e tanta rabbia. “La delusione più grande, non è perché la manifestazione non si terrà, quanto per il fatto che associazioni che dovrebbero collaborare, come l’Aci, facendo fronte comune per la rinascita dei territori, occupano il loro tempo a farsi la guerra, accusandosi e diffidandosi. Dopo il grande lavoro svolto dal dirigente dell’Area amministrativa a di vigilanza del comune xibetano, e da tutti gli uffici che l’hanno collaborata – ha detto l’assessore Piera Dello Spedale Venti alla stampa locale – l’avere ottenuto da parte della Questura l’ok, sulla base del fatto che si trattasse di una manifestazione ludico-ricreativa e pertanto non subordinata al preventivo nulla osta dell’Aci e alla non applicazione dell’articolo 9 del codice della strada, ci lascia perplessi, ma non possiamo che prendere atto”.

Delusione anche dal presidente dell’associazione organizzatrice, Alfio Canino, il quale, riferisce EnnaPress, ha più volte ribadito, durante l’incontro il carattere ludico-ricreativo della manifestazione fino ad ora più volte organizzata in altri comuni con esito positivo.

“Il primo Ronde Città di Calascibetta era un test drive automobilistico si sarebbe dovuto disputare lungo tre chilometri di strada asfaltata, ovvero tra la contrada Buonriposo e la contrada San Michele – ha riferito alla stampa Alfio Canino -. Un evento organizzato dall’associazione Gruppo Piloti del Sud, riconosciuta dal Dipartimento per lo Sport- Presidenza Consiglio dei Ministri e affiliata ad Aci Sport. Trenta gli equipaggi che si erano iscritti, alcuni dei quali provenienti da fuori provincia, ovvero dall’agrigentino, dal trapanese, dal messinese, dal catanese e dal palermitano. Un evento che, oltre all’aspetto sportivo, sarebbe stato anche un modo per far girare l’economia del paese”.

In questo articolo la replica del delegato Aci Sport Enna